Supermercato Conad, il progetto fa discutere

Complessivamente il comparto avrebbe un’estensione di 37 mila e 516 metri quadri
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Prende corpo passo dopo passo la nuova «media struttura» di vendita di Iseo sud. Tra una settimana - il 30 settembre alle 9.30 in municipio - il progetto che prevede l’insediamento del polo commerciale di via Europa è atteso alla Valutazione d’impatto ambientale, cui parteciperanno il Comune e tutti gli enti coinvolti.

Il progetto, commissionato da Conad, contiene indicazioni di massima senza essere ancora stato dettagliato, cosa che dovrebbe avvenire dopo l’esame della Via. Stando a quanto riportato nei documenti depositati in Regione, l’area commerciale potrebbe sorgere nelle vicinanze dello stadio dell’Orsa, sull’area verde umida che fa da cuscinetto tra la stessa zona sportiva, via Europa, via Gorzoni e la scuola Antonietti. Il comparto edificatorio avrebbe una vocazione mista, con previsioni che affiancano al commerciale anche un’area residenziale, ma il commerciale al momento è la priorità degli investitori. Complessivamente il comparto avrebbe un’estensione di 37 mila e 516 metri quadri.

Nel progetto la piastra dedicata al supermercato è prevista di 2 mila e 495 metri, di cui 1.478 per il supermercato vero e proprio, e i restanti per uffici, magazzino e altre pertinenze utili all’attività. 
A fianco del negozio - che dovrebbe essere rivestito in metallo e avere un’altezza tra i sette e gli otto metri - sono previsti un parcheggio di circa 3 mila e 700 metri quadri, una rotatoria, e un’area di sosta dedicata agli autobus. Le prospettive legate al possibile sviluppo del paese, che in queste ore sta facendo chiacchierare gli iseani, non hanno al momento suscitato grandi reazioni. 

Sul tema la nuova associazione dei commercianti ha preferito non esprimersi: «Lo faremo quando conosceremo bene i contenuti dell’operazione» ha detto il presidente di «Le botteghe del lago» Massimo Sabadini .
Sul fronte degli ambientalisti nessun commento è arrivato dalla Schiribilla, da cui ci si potevano attendere prese di posizione vista la vicinanza con la Riserva delle Torbiere, mentre Legambiente - con il presidente del basso lago Dario Balotta - vede l’avvento del nuovo Piano come «una speculazione costruita per assecondare le esigenze degli investitori senza tenere conto delle reali necessità del territorio», che secondo lo stesso Balotta «con il raddoppio di Esselunga sarebbe dotato di commerciale in abbondanza».

Preoccupato per le piccole imprese commerciali il consigliere di minoranza Luca Romele, secondo cui «Iseo è già un centro commerciale a cielo aperto» e «dovrebbe resistere alle lusinghe di grandi gruppi che con il loro avvento mettono a rischio l’esistenza di negozi e botteghe».

Dal canto suo l’assessore all’Urbanistica Pasquale Archetti ha spiegato che «non si tratterà di un centro commerciale con una serie di negozi, ma di una media struttura di vendita entro i 1.500 metri.
La Via del 30 settembre riguarderà tutto l’ambito, ma il progetto in itinere è riferito solamente all’area commerciale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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