Spiagge non sicure e annegamenti: la lotta inizia dai cartelli
Avvisi in tre lingue, che potrebbero anche aumentare a seconda delle esigenze turistiche di ogni Comune lacustre, per segnalare che su quella spiaggia la balneazione non è sicura in quanto priva di assistenza bagnanti. È questo un primo passo per informare chi si appresta a fare il bagno in luoghi non conosciuti e quindi da approcciare con una certa cautela.
I fatti tragici accaduti nel lago d’Iseo, in quest’estate non ancora terminata, hanno portato l’Autorità di Bacino a riflettere su cosa fare per la sicurezza delle sponde e degli accessi a lago: così si è giunti alla realizzazione di appositi cartelli da posizionare in tutte le spiagge libere dei Comuni del lago d’Iseo. Per adesso si sono attivati quelli di Iseo e di Sale Marasino, che hanno già iniziato ad installarli sul proprio territorio: il primo nel capoluogo e nella frazione di Pilzone, il secondo alla Perla Sebina.
Il portale turistico Visit Lake Iseo indica quali sono le spiagge libere nei sedici Comuni sebini, oltre a quelle di Iseo e Sale Marasino. «Abbiamo messo a disposizione - spiega il presidente dell’Autorità di bacino, Alessio Rinaldi - la società dell’ente demaniale, la Manutenzione e Promozione laghi, per le opere di installazione dei cartelli. Ora sta ad ogni singolo Comune farne la richiesta, anche in base alle richieste del proprio ufficio tecnico ed al luogo di posizionamento. In questo modo ci si auspica di informare i bagnanti e quindi di provvedere ad un’azione preventiva degli incidenti in acqua».
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