Sotto il dipinto riemerge l’affresco originale del Tiepolino
L’affresco della Crocifissione che i capriolesi hanno ammirato almeno per gli ultimi 45 anni sopra l’altare maggiore della parrocchiale non era quello originale. A scoprirlo, nelle scorse settimane, sono stati gli operatori che da oltre un anno stanno lavorando per restaurare dipinti e decorazioni della chiesa del paese franciacortino.
Il team guidato dall’esperta Elisabetta Attorese stava eseguendo la fase preliminare, ossia quella della pulizia da polveri e sporco, quando qualcosa di inconsueto ha attirato l’attenzione dei restauratori. La superficie pulita ha rivelato uno strato inchiodato al legno. È apparso subito evidente che si trattava di un affresco che era stato coperto con uno più recente. I lavori sono così continuati togliendo il dipinto «nuovo», giudicato oltretutto di scarso valore artistico, e facendo riemergere dalla parete un affresco realizzato decenni prima.
Il soggetto è il medesimo: si tratta sempre di una Crocifissione, ma la raffigurazione consta di più figure, dato che sono presenti anche due angeli oltre alla Madonna, San Giovanni e Maria Maddalena. Inoltre, la copertura successiva presentava due bordi grigi a cornice della pittura e la rappresentazione ne risentiva in dimensione.
Ci sono ben pochi dubbi sulla mano che affrescò quest’opera. Si tratterebbe di Umberto Marigliani detto il Tiepolino, che nella prima metà del Novecento ha affrescato numerose chiese della Bergamasca, ma anche in altre zone del Nord Italia e della Svizzera, oltre che gran parte della parrocchiale di Capriolo.
Ma questa scoperta rimane un giallo. Chi, perché e quando ha coperto un affresco di questo pregio?
I dubbi rimangono, ma tutto lascia intendere che sia un’opera realizzata tra gli anni Sessanta e Settanta. Probabilmente la copertura è avvenuta infatti entro il 1972, quando la chiesa fu interessata da un restauro intensivo e complesso che comunque non andò a intaccare affreschi ben più antichi, visto che la parrocchiale dedicata a San Giorgio è un gioiello dell’architettura e della pittura bresciana, specialmente settecentesca. L’affresco del Tiepolino, ora ristabilito, è stato svelato domenica pomeriggio durante un appuntamento che ha richiamato numerosi fedeli, accompagnati dal parroco don Agostino Bagliani.
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