Sostegno anziani: addio ai ricoveri permanenti

Siglata l’intesa per una nuova idea di ospitalità. Pronta la rivoluzione della casa di riposo
Nuova casa di riposo, l’elaborazione grafica della futura struttura - © www.giornaledibrescia.it
Nuova casa di riposo, l’elaborazione grafica della futura struttura - © www.giornaledibrescia.it
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Rovato è un paese per giovani e per vecchi al tempo stesso. I dati anagrafici indicano infatti una popolazione che conta, al tempo stesso, un numero significativo di giovani under 14 rispetto ad altri paesi analoghi del Bresciano e una forte componente di quarta età.

Sui circa 20mila residenti, infatti, poco meno di 900 hanno più di ottant’anni. Un’evoluzione che produce inevitabili cambiamenti nel tessuto sociale e anche nelle risposte che il welfare locale deve dare ai cittadini.

In questa direzione va analizzata l’intesa, siglata nelle scorse settimane, tra l’Amministrazione comunale e i sindacati dei pensionati Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, oltre al lavoro costante delle associazioni, in particolare verso chi è malato, e alla necessità impellente di ampliare l’attuale casa di riposo, con soli 56 posti a disposizione.

Sul fronte dei sindacati, l’intesa sottoscritta dall’assessore ai servizi sociali, Sonia Bosio, ruota attorno all’idea di «ritardare il più possibile il ricorso a strutture di ricovero permanente, favorendo invece la creazione di reti di solidarietà famigliare e sociale». Quattro, al riguardo, i punti chiave: «servizi domiciliari per promuovere la permanenza degli anziani nella propria casa, servizi semi-residenziali, il sostegno economico alle famiglie che si fanno carico di anziani non autosufficienti a domicilio e progetti di promozione culturale e sociale, a partire dal centro diurno di via Caratti e dalle possibilità offerte dalla casa di riposo».

Proprio la fondazione «Lucini Cantù - Onlus», che gestisce ormai dal 2003 la struttura di via San Martino della Battaglia, è al centro di un ambizioso piano di ampliamento voluto dal cda presieduto da Nicola Bonassi: raddoppiare di fatto i posti disponibili - da 56 a 96 - nel giro dei prossimi anni.

A inizio 2019 dovrebbe partire il primo step dell’ampliamento, con 20 posti letto di Rsa più servizi generali. Arriverà un nuovo immobile, con due livelli fuori terra da 850 metri quadri a piano. Una volta conclusi i lavori, toccherà agli altri 20 posti letto. Gli spazi saranno distribuiti attorno ad un’ampia corte centrale che fungerà da elemento mitigatore e di controllo climatico, oltre che come luogo di ritrovo e socializzazione, con un sistema costruttivo a secco, per rispettare i migliori criteri energetici e ambientali. 

Per coprire tutte le spese è stata lanciata una raccolta fondi, che sta già mobilitando numerosi rovatesi (informazioni: www.casadiriposorovato.it). Intanto, sempre alla «Lucini Cantù» è già arrivato un nuovo mezzo per il trasporto degli anziani bisognosi di assistenza. A finanziare l’intervento l’associazione «Amici della casa di riposo», che anima con le proprie iniziative e tanto volontariato il bar della struttura e gli spazi ludici e sociali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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