Slitta al 2023 l’installazione di Lorenzo Quinn a Sulzano

La decisione presa dallo stesso artista, che per ora preferisce lavorare ad altri progetti
Due grandi mani. Il progetto dell’opera dell’artista Lorenzo Quinn - Foto © www.giornaledibrescia.it
Due grandi mani. Il progetto dell’opera dell’artista Lorenzo Quinn - Foto © www.giornaledibrescia.it
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L’opera di Lorenzo Quinn, «You are the world» attesa sul lago d’Iseo per l’estate 2022, slitterà al prossimo anno. La decisione sarebbe stata presa dallo stesso artista sulla base di una diversa calendarizzazione dei suoi impegni: a darne notizia il sindaco di Sulzano, Paola Pezzotti, che mantiene un filo diretto con Quinn e ne segue passo passo i progressi relativamente alla realizzazione dell’opera. Come spiegato dalla stessa Pezzotti, non ci sono altri motivi ostativi, quali potrebbero essere la realizzazione del teatro balneare o la piattaforma galleggiante che troverà spazio davanti al lido di Sulzano e dalla quale partirà la passerella di Quinn.

Anzi, quest’ultimo progetto «è propedeutico all’opera dell’artista americano poiché permetterà che vi si agganci il pontile proteso verso Monte Isola». La location di «You are the world», che - ricordiamo - è caratterizzata da due mani che fuoriescono dall’acqua e sostengono il pianeta Terra, ha subito una modifica e quindi una variazione rispetto all’idea iniziale.

Cambio di posizione

Si pensava che potesse partire da «Le Palafitte», la struttura oggi vuota che si trova prima di Sulzano e che, durante «The Floating Piers», aveva ospitato l’esposizione dedicata a Christo. Poi invece, una serie di considerazioni di tipo geografico e sulla logistica, hanno fatto optare i tecnici dell’artista per collocarla nella parte più stretta del lago, tra Sulzano e Peschiera Maraglio.

Dalle immagini della pagina Facebook di Lorenzo Quinn pare che attualmente si stia dedicando a realizzare altri soggetti, ovvero mani che pregano contro la guerra e mani che si uniscono in segno di pace. Il  progetto per il lago d’Iseo, simbolo di rinascita e di sostenibilità ambientale, riguarda temi non certo minori rispetto a quelli oggi affrontati ma che per ora - secondo l’artista - possono essere rinviati ad un futuro prossimo. È vero che l’opera era attesa da molte parti, in primis dagli operatori turistici che vedevano nella sua realizzazione un nuovo slancio per il territorio, così come è avvenuto nel 2016 con Christo, ma sarà comunque un appuntamento clou per il 2023.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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