Si alza il sipario a Castello Oldofredi: la cultura entra nell'antico maniero
La sede delle iniziative di marzo è il Castello Oldofredi, con la sua sala civica e la galleria, la biblioteca e la sua commissione ed altre associazioni iseane che hanno scelto questo bene come contenitore delle numerose iniziative. Una delle tematiche ricorrenti nel mese di marzo, a Iseo, grazie agli approfondimenti dell’Uspaa, associazione storico archeologica, è appunto l’archeologia.
Serate di storia e archeologia
La rassegna curata dall’Uspaa, dalla Soms, società operaia, con il patrocinio del comune e di altri sodalizi quali la Flaviano Fusini e la Ssa Valcamonica, prevede quattro serate nella sala civica del castello Oldofredi alle 20.30.
Il primo appuntamento, il 10 marzo, vedrà Dario Gallina parlare di «Verona romana e il suo anfiteatro, storia, archeologia e restauri dell’Arena»; il 17 marzo sarà Angelo Giorgi a trattare de «La rocca di Breno in epoca storica: lo stato degli studi» con la presentazione del volume «Castelli e fortificazioni della Valcamonica e della Franciacorta. Studi di archeologia e storia dell’arte» con la presenza di alcuni autori. Il 24 marzo Angelo Baronio approfondirà «Il progetto politico di Desiderio, re dei Longobardi» ed il 31 marzo Luca Giarelli «Streghe e stregoni in Valle Camonica nel cinquecento. Inquisizione e roghi nel Rinascimento della Repubblica di Venezia». L’ingresso è sempre libero.
Altri appuntamenti
Per la ricorrenza del mese della donna, l’8 marzo alle 20.30, sempre nella sala civica, ci sarà il talk show condotto da Franca Cerveni dal titolo «1000 sfumature di rosa» mentre la commissione biblioteca ha organizzato tre serate, il 9, il 14 ed il 23 marzo all’interno della sala civica del Castello Oldofredi.
L’associazione di fotografia Gruppo Iseo Immagine, nella galleria del Castello Oldofredi che ha in gestione già dal 4 marzo, propone la mostra «Analogici illogici».
La fine del mese, il 25 ed il 26 marzo, contempla le giornate del Fai di primavera che per ora rimangono top secret sull’apertura dei beni, come da protocollo Fai che li comunica solo una settimana prima dell’evento. A Clusane, il castello del Carmagnola, donato al comune da una famiglia iseana e quindi ora di proprietà pubblica, potrà essere uno degli immobili aperti e visitabili ma la certezza di avrà solo sotto data e solo con comunicazione ufficiale del Fai.
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