Sfratto a Casa Bau, la onlus cerca ora una nuova sede
Gli amici a quattro zampe di «Casa Bau» rischiano lo sfratto. Entro il 31 agosto la onlus rovatese, che si occupa di cani con gravi problemi di mobilità, tanto da dover utilizzare per muoversi speciali carrellini, deve lasciare il capannone di via Salvella.
L’unica alternativa, al momento, è economicamente impraticabile: acquistare i settemila metri quadrati di area coperta per una cifra vicina ai 300mila euro. L’aut aut è arrivato, nei giorni scorsi, dalla società friulana proprietaria del capannone. Le proposte di mediazione avanzate fino a ora dal fondatore e responsabile di «Casa Bau», Luciano Alpino, non sono andate a buon fine: «Pochi giorni fa - spiega - siamo stati a Udine per incontrare i responsabili della società. Abbiamo proposto diverse formule, come ad esempio un possibile affitto a riscatto, ma ci è stato detto senza mezzi termini che non se ne parla. Stiamo almeno provando ad allungare i tempi dell’uscita: in poco più di un mese è davvero difficile trovare una soluzione degna per la ventina di animali, tutti con gravi problemi, che ospitiamo oggi, oltre che per le attrezzature».
L’appello, quindi, va a chi potesse avere, a Rovato o in Franciacorta, uno spazio adeguato per animali e volontari dell’associazione: «Ci stiamo già muovendo, abbiamo coinvolto anche il Comune. Cerchiamo un posto, non vogliamo disperdere quanto di buono fatto in questi anni». La Onlus contattabile all’omonima pagina Facebook o al numero 329.1271090, è un originale mix tra il rifugio e un’…officina. Merito dei carrellini deambulatori, realizzati con materiali metallici di recupero, che Luciano e altri volontari realizzano ad hoc, tarandoli sulle necessità di ogni amico a quattro zampe. L’ultimo è arrivato proprio ieri. Si chiama Totti, pastore tedesco con una grave malformazione alle zampe anteriori che gli impedisce di camminare.
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