Semaforo T-Red di Camignone, la Prefettura accetta i ricorsi
I ricorsi alle multe respinti nei giorni scorsi dalla Prefettura di Brescia saranno riammessi. E così tutti quelli che seguiranno, relativi al semaforo di Camignone. «I primi li avevamo respinti ma si è trattato di un errore informatico a cui poniamo rimedio. E così, in attesa delle osservazioni tecniche della Polizia Stradale sull’impianto, che abbiamo chiesto, accoglieremo tutti i ricorsi che saranno proposti».
A rischio quindi ci sono più di 1.300 verbali, con un ipotetico mancato introito per il Comune di Passirano di oltre 250 mila euro. La scelta della Prefettura giunge dopo una serie di contatti anche con l’amministrazione comunale che tuttavia non intende spegnere la telecamera che fotografa le infrazioni. Inflessibile infatti il sindaco Francesco Pasini Inverardi: «La Prefettura ci ha chiesto due mesi fa di rivedere il semaforo e spegnere la telecamera: non faremo né l’una né l’altra cosa. Quel semaforo ci è stato chiesto negli anni Settanta dalla stessa Prefettura e la telecamera è stata una richiesta del territorio per la sicurezza. Gli incidenti non ci sono stati e ricordo che le vetture che transitano in senso opposto dal semaforo escono dalla rampa della tangenziale».
La Prefettura sulla materia lamenta l’assenza «di un rilievo tecnico certo sulla leicità dell’impianto, voluto come supplemento di istruttoria sull’installazione del T-Red. Nel dubbio - per ora - giudichiamo a favore del reo. La multa in gioco del resto è di 400 euro e la recidiva porta alla sospensione della patente» spiega il viceprefetto Monica Vaccaro.
Sul tavolo del Comune dal 29 novembre ci sono 2.734 multe per 456 mila euro (dato al 29 febbraio), di cui 255 mila già incassati su una buona metà delle sanzioni non più impugnabili. «In tutto abbiamo avuto 76 ricorsi. Ora abbiamo una media giornaliera di tre multe. L’affitto del T-Red costa circa mille euro al mese. Ad oggi sono stati 20 i ricorsi presentati al Giudice di Pace (non ancora decisi per il Covid), 15 quelli in Prefettura (di cui 10 respinti e poi riammessi) e 41 le istanze di annullamento in autotutela presentate al Comune (di cui accolte 3 e due solo parzialmente). Quindi il sistema sembra funzionare,con un numero minimo di ricorsi sui verbali» continua il sindaco.
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