Sebino, ecco il tunnel degli abissi

Scoperta la giunzione tra gli Abissi Nueva Vida e Bueno Fonteno, nelle viscere del Sebino occidentale.
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Scoperta la giunzione tra gli Abissi Nueva Vida e Bueno Fonteno: il grande complesso carsico del Sebino occidentale ora è una realtà.

Alla fine di agosto una decina di amici sceglieva di trascinare voluminosi sacchi, colmi di corde e di pesanti attrezzature, lungo il più scomodo e incerto percorso sotterraneo costituito da una serie di cunicoli che si diramano tra le viscere dei monti di Fonteno, sopra il lago d’Iseo.

In questa zona bergamasca è attiva ufficialmente dal 2007 l’associazione Progetto Sebino, che persegue finalità di esplorazione, ricerca scientifica e divulgazione, con particolare attenzione al tema fondamentale della tutela dell’acqua.

All’interno dell’associazione operano due gruppi speleologici bresciani e due bergamaschi che, mossi dall’identica passione, hanno unito le loro forze per compiere esplorazioni nel sottosuolo di una vasta area che si estende tra il lago d’Iseo, la val Cavallina, Sarnico e Fonteno.

Grazie alla determinazione e all’esperienza dei numerosi speleologi che hanno aderito al progetto, e ad un attento coordinamento dei diversi ambiti esplorativi, i risultati non si sono fatti attendere, e hanno portato in tempi successivi alla scoperta di due abissi che hanno preso il nome di Bueno Fonteno e Nueva Vida. Il primo enorme sistema sotterraneo si sviluppa attualmente per oltre 21 chilometri e raggiunge la profondità di 570 metri, mentre il secondo misura 6 chilometri e il suo fondo è posto 502 metri sotto il livello del suolo.

Grazie alle esplorazioni condotte all’inizio di settembre, gli speleologi sono riusciti a trovare la giunzione tra i due mondi sotterranei. Era infatti questo lo scopo della spedizione entrata nell’Abisso Nueva Vida alla fine di agosto. Il risultato è giunto a conclusione di un lungo e faticoso itinerario costituito da cunicoli fangosi, strettoie allagate, piccoli buchi da allargare a mano, profondi e oscuri pozzi bagnati da cascate sotterranee. Dopo un lungo percorso  gli speleologi si sono affacciati su un grande pozzo di circa 40 metri di profondità, mettendo finalmente piede alla base del salone chiamato Portobello, uno degli ambienti più fiabeschi dell’Abisso Bueno Fonteno scoperto nel 2006.

Il grande risultato esplorativo, che ha inserito di diritto il piccolo paese di Fonteno tra i più importanti siti della speleologia italiana, è stato reso possibile anche grazie alla partecipazione del Gruppo Grotte Brescia, che da alcuni mesi ha preso parte alle esplorazioni e ha partecipato con due dei suoi soci, Matteo Rivadossi e Beniamino Benji, alla spedizione che ha ottenuto la scoperta.

La giunzione tra i due mondi sotterranei consegna ora agli speleologi un reticolo imponente di 27,5 chilometri di sviluppo, per un dislivello totale di 651 metri. La presenza di numerosi rami ancora da esplorare potrebbe regalare nuove grandi sorprese.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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