Se una fotografia coglie l’amore genitoriale e l'antirazzismo
Una fotografia di «Vita», tra amore genitoriale e antirazzismo, tanto bella e ricca di significato da essere scelta come vincitrice di un concorso promosso dalla International deminig association onlus. L’opera della fotografa passiranese Francesca Mazzoleni sarà infatti il simbolo della nuova stagione dell’associazione con sede a Roncadelle, attiva da un ventennio in un’opera di bonifica di territori interessati dalla guerra.
Mazzoleni racconta la magia, figlia del caso, che l’ha portata a scattare questa fotografia (dal titolo «Vita»), dove un papà afroamericano e una madre dalla pelle bianchissima fanno giocare i propri figlioletti, a pochi metri di distanza, in riva al mare, in una posa quasi identica. «Questione di fortuna e casualità - racconta la fotografa 47enne, che ha scattato la fotografia nel 2019 nel nord della Spagna -. Il risultato è una fotografia molto bella, soprattutto per il messaggio che ci regala: c’è un contrasto di genere e di colore della pelle, ma il gesto, e il sentimento che lo muove, è pressoché identico». La forza di questa immagine è stata tale da indurre, come detto, la International deminig association a sceglierla tra ben mille fotografie in concorso.
«Una fotografia bella e dal grande significato, che apre un momento, per la nostra realtà, di nuovi progetti sul nostro territorio - spiega il presidente della onlus, nata nel 2004, Roberto Manenti -. Accanto al lavoro in Africa, e non solo, stiamo incentivando persone e progetti anche qui, con un’attenzione particolare ai temi green».
Queste novità (c’è già ad esempio il sostegno a «Passirano del fare», gruppo che si occupa di pulizia del territorio da un paio d’anni) vanno ad aggiungersi al lavoro principale di questa associazione: effettuare bonifiche da ordigni bellici in tutto il Mondo, promuovendo poi attività lavorative in loco: «La nostra mission ovviamente resta questa - conclude il presidente Manenti -, ripulendo il territorio dagli ordigni di ogni genere e dare poi la possibilità ai locali di tornare alla vita e al lavoro».
Tante attività in ogni angolo del Pianeta dunque, alle quali aggiungere un’appendice locale, magari partendo da una «semplice» fotografia.
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