Se ai giovani piacciono reti, barche e sardine essiccate

Quindici gli imprenditori under 35 che hanno imparato le tecniche dai loro genitori
Fra le attività tramandate di padri in figli anche la cura degli uliveti - © www.giornaledibrescia.it
Fra le attività tramandate di padri in figli anche la cura degli uliveti - © www.giornaledibrescia.it
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Di padre in figlio, o figlia, l’attività tradizionale viene non solo ereditata ma anche tramandata perchè possa avere uno sviluppo nel futuro.

È il caso di Monte Isola dove l’economia locale e storica, fatta di pesca, lavorazione del pesce, costruzione di barche e di reti, è stata presa in mano dalle giovani generazioni. Non è un caso quindi che l’Amministrazione comunale abbia voluto sottolineare questo trend, con un incontro dedicato e che abbia intenzione, in qualche modo, di premiare chi ha fatto questa scelta.

«È un clima totalmente rinnovato - spiega Fiorello Turla, sindaco di Monte Isola - che si è instaurato da tre o quattro anni e che sicuramente ha creato una sorta di contagio».

Quando i giovani intraprendono qualcosa di serio, i coetanei lo percepiscono e, se possono, lo imitano e lo trasmettono positivamente a chi sta loro intorno. «Sull’isola sono quindici i giovani imprenditori e imprenditrici, under 35, che portano avanti, in sinergia o da soli, le attività che esercitavano i genitori - continua Turla -, proprio in quei settori d’artigianato locale che per l’economia montisolana sono una tradizione irrinunciabile, una carta d’identità che ne giustifica l’unicità e quindi un vanto».

Nei due cantieri nautici di Peschiera Maraglio, per esempio, dove si costruiscono le tipiche imbarcazioni in legno, i figli sono in società con i genitori, «maestri d’ascia». O negli uliveti che abbelliscono l’isola, le piante sono curate secondo dettami antichi dai giovani. Anche i retifici rimasti sull’isola, dopo aver rifiutato la scelta conveniente di trasferirsi sulla terraferma, sono oggi portati avanti dai figlie e dalle figlie dei titolari storici.

Così anche per il settore della pesca e della lavorazione e conservazione del pesce. Oggi a Monteisola ci sono venticinque pescatori e molti di questi si sono avvicinati alla pesca grazie alla passione e all’eredità di usanze e tradizioni lasciata dalla famiglia. «I giovani hanno intrapreso anche la lavorazione e la conservazione del pesce, come nel caso della sardina essiccata, uno dei "presidi slow food" di Monte Isola e uno dei prodotti tipici più richiesti sul mercato. L’amministrazione comunale, per riconoscere il valore di quello che i giovani stanno facendo per Monte Isola, sta pensando a una serie di agevolazioni fiscali dal 2018».

 

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