Sallaku, un impero sotto sequestro. Lunedì l'interrogatorio
Sono stati fissati per lunedì mattina nel carcere di Canton Mombello gli interrogatori dei fratelli Sallaku, Gezim e Saimir, arrestati dalla Guardia di Finanza con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata a reati tributari.
«Gezim Sallaku vuole collaborare il più possibile con gli inquirenti», ha spiegato l'avvocato Gianbattista Scalvi, legale dell’imprenditore albanese che ha fatto fortuna e soldi sul lago d’Iseo. Finendo però due volte in carcere negli ultimi cinque mesi e che ora si ritrova con beni sequestrati per otto milioni di euro.
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Le Fiamme gialle hanno infatti confiscato le quote societarie del Darfo calcio intestate a Sallaku, diventato presidente del club un anno fa. Ma sotto sequestro è finita anche l’abitazione di lusso con annesso campo da calcio, dove Sallaku vive a Sale Marasino. Oltre ad una barca, decine di autovetture e immobili, tra i quali i ristoranti sul Sebino e in Vallecamonica di proprietà della famiglia dell'albanese. Attività che sono regolarmente aperte, ma che sono ora state affidate al custode giudiziario nominato dal Gip del Tribunale Lorenzo Benini, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare per il fratelli Sallaku, proprietari di un impero che ora scricchiola sotto i colpi della Guardia di Finanza.
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