Rubate cento batterie per auto: all’isola ecologica è allarme

Ladri a segno nonostante le telecamere: cercano il piombo dentro la refurtiva Ci sono rischi per l’ambiente
L’ultimo furto il 14 aprile. I colpi nell’isola ecologica vengono messi a segno a distanza di quattro-sei settimane tra loro
L’ultimo furto il 14 aprile. I colpi nell’isola ecologica vengono messi a segno a distanza di quattro-sei settimane tra loro
AA

Furti a raffica all’isola ecologica di Sulzano. Da un anno a questa parte ad «andare a ruba» sono le batterie esauste delle automobili, prelevate da mani agili già otto volte nell’ultimo anno, probabilmente di notte, con l’ausilio del buio. Per evitare intrusioni e furti nell’area gestita da Aprica e Bico Due, il Comune ha installato due telecamere di sorveglianza, ma i ladri non si sono fermati.

L’ultimo colpo risale a pochi giorni fa, sabato 14 aprile. Quello prima era stato messo a segno nei primi giorni di marzo. I colpi distano quattro-sei settimane l’uno dall’altro. In totale - secondo una stima dei gestori - le batterie prelevate saranno almeno 100.

Come ci ha raccontato il consigliere comunale Paolo Belometti, che ha l’incarico per conto del municipio di seguire la gestione dei materiali di scarto e l’isola ecologia, e di professione fa il meccanico, quindi di queste cose se ne intende, «le batterie fanno gola perché contengono molto piombo», materiale che poi, come facile immaginare, i ladri vendono al mercato nero.

Una batteria di 10 chili di peso contiene circa il 60-65% di piombo, il 25-28% di acido solforico e l’8-10% di plastica. «Abbiamo interessato del problema anche la Guardia forestale - spiega Belometti -, perché se il piombo viene rivenduto è probabile che invece l’acido venga disperso nell’ambiente e questo sarebbe un problema».

Anche se non è detto che lo sversamento avvenga dalle nostre parti, perché da più parti si vocifera che i colpi sarebbero opera di ladri romeni, e in questo caso il maltolto prenderebbe allora la via dell’estero. Per fermare le incursioni, favorite anche dal fatto che la discarica si trova in zona San Fermo, quindi fuori dal centro, l’Amministrazione comunale ha pensato anche al riposizionamento degli occhi elettronici, che ora guardano tutta l’isola. Occhi che si sono rivelati utili per i furbetti del conferimento fuori orario, quelli che lasciano il materiale fuori dal cancello, pescati (in due casi) e sanzionati con 300 euro.

Lo smaltimento delle batterie ha un suo percorso. Quando sono esauste, dopo il conferimento, si attiva una procedura che prevede il prelievo da parte di ditte specializzate che le consegnano al Cobat, il Consorzio nazionale addetto allo smaltimento. Il valore del piombo è di circa 70 centesimi al chilo, ma - secondo i ben informati- chi lo acquista lo pagherebbe al massimo 35.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia