Rubano 300mila euro di merce, ma li abbandonano per scappare
Rocambolesco tentativo di furto, mercoledì notte, alla Ghidini Faustino Bosco Spa (sifoni in ottone) di Rodengo, andato in fumo per una circostanza fortuita. Due mesi prima la stessa banda (si presume) aveva forzato l’ingresso principale, ma speciali sensori avevano fatto scattare l’allarme provocando la fuga.
Gli stessi malviventi hanno ristudiato il piano per ritentare l’altra notte verso le 2. La fabbrica confina con un campo da dove sono passati i ladri per scalare la cinta di tre metri. Una volta nel cortile hanno tagliato col flessibile una robusta inferriata e sfondato una porta secondaria.
All’interno hanno caricato il camion della ditta con 150 quintali di sifoni, dopo aver tolto dalle portiere le scritte adesive. Nella fuga hanno scelto il tratto di cinta che collima col piano del cortile. Sotto il muro scorre anche un fosso.
Per superare il dislivello i malviventi hanno utilizzato molte assi, creando la passerella sulla quale è transitato il camion - che poi ha «tagliato» il mais fino alla tangenziale verso Castegnato - ormai convinti d’avercela fatta. Invece l’autista della ditta che, verso le 4.30, stava andando in fabbrica col furgoncino delle consegne, ha incrociato il camion della Ghidini. Non c’erano le scritte, ma non aveva dubbi sull’identità.
Così alla rotonda di Castegnato ha invertito la marcia e ha affiancato il camion. La scritta sul furgone ha messo in allarme i ladri che hanno abbandonato il camion sulla carreggiata e sono scappati. Il valore della merce s’aggira sui 300mila euro.
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