Rovato, tutto pronto per la notte più pop della Franciacorta

Come «numeri» è probabilmente l’iniziativa estiva più partecipata della Franciacorta: la «Notte bianca»
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Come «numeri», è probabilmente l’iniziativa estiva più partecipata della Franciacorta. Negli ultimi anni almeno 15mila persone, per una sera di luglio, si sono riversate nel centro storico di Rovato approfittando della «Notte bianca».

E quest’anno, l’appuntamento è per sabato 8 luglio. Dalle 19 (e fino a tarda notte) un fiume di iniziative farà brillare la cittadina, da piazza Cavour a corso Bonomelli, dai vicoli del Castello agli spalti Don Minzoni: negozi e bar aperti, musica dal vivo, spettacoli, buon cibo e tanto altro ancora.

«Il clou dell’edizione 2017 - spiega lo stesso Conti - sarà in piazza Cavour. Sul palco ci sarà prima la tribute band nazionale di Battisti Innocenti evasioni, e poi in Viale Mazzini, tribute band ufficiale di Mina».

In mezzo, una prima assoluta in Italia: una serie di duetti dei due grandi artisti, riprendendo l’unica volta in cui i due giganti della musica si incontrarono sul palco, 45 anni fa, durante «Teatro 10». Festa nella festa. Tanta altra musica risuonerà per Rovato: dal blues di piazza Garibaldi al rock di corso Bonomelli, dalla disco music del Foro Boario fino al karaoke. Prima, durante e dopo la «Notte bianca», la capitale della Franciacorta si prepara poi a una festa nella festa, con la tre giorni di «Rovato soccorso», da venerdì 7 a domenica 9 luglio, al Foro Boario.

Il programma prevede, venerdì sera, l’apertura degli stand alle 19 e, dalle 21, Marti deejay; sabato musica e balli alle 18.30 con Tropico latino e il live dei Ponderosa ranch dalle 22.30. Domenica, invece, alle 9, il via alla biciclettata per le vie della Franciacorta, a mezzogiorno lo spiedo, seguito dalla consegna degli attestati. Si chiude poi alle 20.30 con l’orchestra Cristian Villani. Il ricavato servirà per coprire le spese dell’acquisto di una nuova ambulanza, messa a disposizione dei 148 volontari e 6 dipendenti del sodalizio guidato da Roberto Casali.

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