Rovato, «In Piazza con Noi» nella città del manzo all’olio
Salire o scendere a Rovato, nella capitale del passaggio dalla pianura alle valli, rende subito il senso della grande fiera di domani, domenica e lunedì, di questa «Lombardia Carne», 130 anni d’età, manifestazione regionale che ha un carattere europeo. Il sindaco Tiziano Belotti cura la fiera, conserva per bene la cerchia dei collaboratori, sempre tanti e sempre pochi per una manifestazione del genere e accoglie «In Piazza con Noi» con generosità; e noi di «In Piazza con Noi» viviamo la Rovato della fiera con gioia. Domenica la nostra carovana sarà lì, nel Foro Boario, dopo aver sostato sotto e sopra un paese-città tra i più belli della Lombardia. I riflettori di Teletutto si accenderanno alle 11.
Sapori. Rovato sta nell’ultima pianura, nel cuore della Franciacorta e anticipa la fuga verso Iseo e la Valcamonica. Non troppi decenni fa, i pastori di Paspardo e di Edolo scendevano al mercato del lunedì e alla fiera per vendere e per comprare. Quindi, rifocillarsi all’osteria, nel corpo di fiera e mercato, trippa e manzo all’olio. Quest’anno, «sùra el prèse», concorso del salame più buono di Rovato e dintorni ed esposizione enogastronomica come si deve a una terra ricca di sali e arie come questa.
Del manzo all’olio sono nascoste ricette da Oscar in ogni luogo di ristorazione. Si chiama manzo di Rovato e nasce e si conserva qui, come un totem da consumare, come un gusto da portare a casa e riportare l’anno dopo. Rovato ha castello e fortezza, piazze e contrade millenarie, chiese e località dipendenti e indipendenti. Rovato è Rovato. Chiedete a Ivano Bianchini, vi illustrerà i secoli di questa fortezza-castello con dentro la famiglia Moretto e cent’altre famiglie di operosi dei mestieri e delle arti, delle stalle e dei macelli, con la scuola dei norcini, simbolo di una passione e di un’economia intramontabile.
Alla fiera, a «Lombardia Carne» si espongono animali di razza fine, di allevamenti mondiali. Incontriamo Carlo Cossandi, leader per sempre della Coldiretti, vive qui, è uno che sente il tempo che cambia, ed è felice di una fiera inossidabile. Arte. Rovato, oggi, lo prendi col treno e la Brebemi e in un attimo ci sei dentro. Basterebbe mettere dieci gran cartelli su «Lombardia Carne», a Linate, e verrebbero giapponesi, cinesi e texani ad assaggiare carne del genere, a fumarsi un vino e una cenere di arrosto da svenire. La nostra coppia - Clara Camplani e Andrea Lombardi - illustrerà la comunità nella sintesi dei gruppi e delle eccellenze sociali ed economiche.
Accompagnati da Ivano Bianchini, abbiamo sollevato la coperta del nuovo museo delle sculture, della Gipsoteca (gipso in greco è gesso), dunque dei bozzetti delle opere degli scultori rovatesi Francesco Pezzoli e Angelo Barbieri. Stupisce la figura dello scambiatore con il corno in mano per avvisare l’arrivo del treno. L’alta velocità lo ha tumulato. L’intelligenza dei rovatesi l’ha dissepolto. Benvenuto a «In Piazza con Noi».
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