Rovato: Belotti-Manenti, prove d'intesa

Non ci sono apparentamenti formali, il duello è tra Bergomi (35,51%) e Belotti (18,23%)
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Nessuna sorpresa dell’ultim’ora: non ci saranno apparentamenti ufficiali al ballottaggio elettorale di Rovato. Domenica 14 giugno i quasi 13mila elettori della «capitale» della Franciacorta troveranno sulle schede le stesse compagini che, al primo turno, hanno sostenuto i due sfidanti: Angelo Bergomi (Pd, Rovato civica, Rovato e frazioni - Insieme), con il 35,51%, e Tiziano Belotti (Lega Nord, Forza Italia, Per Rovato - Belotti sindaco), 18,23%.

Trascorso, senza colpi di scena, il mezzogiorno di domenica, termine per gli accordi ufficiali, lo scenario politico si mantiene comunque fluido. Movimenti si registrano in particolare nell’area di Belotti, che parte con 1.401 voti in meno rispetto a Bergomi.

Tra lunedì e martedì potrebbe essere ufficializzato il sostegno al 48enne architetto da parte di Roberto Manenti, l’ex sindaco sceriffo (proprio con il Carroccio) che al primo turno, col 16%, ha mancato il ballottaggio per meno di 150 voti. «Stiamo lavorando a un’intesa - conferma Manenti, che potrebbe entrare in Giunta in caso di vittoria di Belotti -. Ci siamo sentiti più volte in questi giorni. Il nostro elettorato è sicuramente più vicino al centrodestra che a Bergomi».

I dettagli nell’edizione del Giornale di Brescia in edicola oggi, lunedì 8 giugno. Qui si può scaricare la versione digitale. 

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