Rolfi: «Gli agriturismi vendano solo vini e formaggi lombardi»
Non è una provocazione, anzi. L'assessore all'agricoltura di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, è deciso a proporre nei prossimi giorni al Pirellone una modifica al Testo unico dell’agricoltura per «introdurre al più presto, per i 1700 agriturismi lombardi, l’obbligo di servire solo vini e formaggi della regione».
L'annuncio è stato dato a Capriano del Colle, a margine della presentazione della vendemmia 2018. Un anno da record, che conferma le stime ottimistiche della vigilia, per i vini bresciani e più in generale per quelli lombardi. La regione, per la prima volta, ha prodotto vino per oltre un milione e mezzo di ettolitri.
«Il trend è in costante crescita – ha detto l’assessore Rolfi, in visita alla cantina Lazzari di Capriano del Colle insieme ai rappresentanti di vari consorzi - a testimonianza che la nostra regione sta assumendo sempre più una vocazione vitivinicola. Migliorano quantità e qualità dei nostri vini, di conseguenza anche la capacità di servire i mercati».
Segno positivo per tutte le produzioni bresciane, ma soprattutto per il Franciacorta che ha sfiorato i 300mila quintali di uva, il 150% in più rispetto al 2017, funestato da una gelata che mise in ginocchio le colture. Una quantità comunque superiore anche alle annate precedenti. Nel 2016 la docg era arrivata a 230 mila.
Se questo incremento di produzione si tradurrà in un aumento di fatturato, lo dirà il mercato. Nel frattempo, la Regione nei prossimi anni investirà molte risorse sulla promozione del vino a livello nazionale e internazionale. C'è da chiedersi se i finanziamenti per gli agriturismi non saranno un giorno vincolati all'obbligo di vendere solo prodotti di casa nostra. Un obbligo che farà certamente discutere.
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