Rogo alla Feltri, incognite su bonifica e destino dei lavoratori
C’è ancora odore acre nell’aria a Marone dopo l’incendio che tra venerdì e sabato ha devastato la Feltri di Marone.
Per Arpa e Ats, però, non ci sono pericoli per la salute dei residenti. Chi abita in zona, è comunque ancora scosso, come lo sono i titolari e i circa duecento dipendenti della ditta andata in cenere forse a causa di un corto circuito.
Rimane intanto chiusa la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, nel tratto tra Sale Marasino e Marone per il rischio collasso dell'edificio vicino alla ferrovia, da valutare la staticità del muro. Sono previsti bus sostitutivi.
Nel frattempo il prefetto Attilio Visconti ha convocato per venerdì prossimo la proprietà, le organizzazioni sindacali, Aib, il sindaco di Marone e il presidente della Provincia a un tavolo a cui prenderanno parte anche le Forze di Polizia e i Vigili del Fuoco, oltre all’Arpa, per capire quanto tempo servirà per la bonifica e approfondire il destino dei lavoratori, a cui la Prefettura assicura massima vicinanza.
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