Rogo alla centrale a biomasse: non si esclude l'ipotesi dolosa

L'incendio scoppia nel pomeriggio, bruciano migliaia di tonnellate di biomassa vergine: complicate le operazioni di spegnimento
RODENGO, IN FIAMME LA CENTRALE A BIOMASSE
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Sta bruciando da metà pomeriggio di questa domenica il deposito di stoccaggio della centrale a biomasse di Rodengo Saiano. Il vasto incendio, divampato attorno alle 16, sta divorando migliaia di tonnellate di biomassa vergine, il combustibile che potrebbe sostenere la centrale per circa un mese.

Dal comando dei Vigili del Fuoco di via Scuole sono intervenute sei squadre ed è stato richiesto anche l’appoggio della chilolitrica, delle pale meccaniche e dei volontari di Protezione civile per smassare la legna infuocata e poterla bagnare. I responsabili della centrale hanno immediatamente allertato le autorità competenti per valutare il danno ambientale.

Ai tecnici dei Vigili del Fuoco e ai Carabinieri il compito di stabilire cosa abbia provocato l’incendio. Il rogo si sarebbe sviluppato nel punto più vicino alla strada e ad accendersi sarebbe stato un tipo di materiale che difficilmente potrebbe essere soggetto ad autocombustione. Secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti le indagini sono in tutte le direzioni e non si esclude l’ipotesi del dolo. 

  • Rogo alla centrale a biomasse
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«L’impianto era oggi normalmente in funzione - scrive Franciacorta Rinnovabili Srl in una nota - , secondo le consuete modalità operative. Appena rilevato dagli operatori dell’impianto l’incendio, si sono messe immediatamente in atto le procedure previste per la gestione dell’emergenza. Si è provveduto quindi, per fini precauzionali, al fermo dell’impianto di produzione di energia elettrica che, si specifica, non è stato coinvolto in alcun modo dall’incendio».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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