Roberta non ce l'ha fatta: si è spento il sorriso amato da tutti

Inutili i tentativi di salvare la 28enne vittima di un malore sabato in discoteca
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Roberta non ce l’ha fatta. La notizia che tutti temevano, pur nella speranza che un miracolo potesse ribaltare un destino già segnato, è giunta in paese ieri mattina, attorno alle 10. Troppo gravi le condizioni della giovane cazzaghese, che si è sentita male sabato notte nella discoteca Art di Desenzano: la sottilissima linea di speranza si è spezzata. 

«Una notizia terribile, che la terra ti sia lieve». Questo è solo uno tra le centinaia di messaggi lasciati ieri sulla bacheca di Facebook dai tanti amici di Roberta Orizio, una tempesta di frasi di cordoglio, piccoli pensieri e ricordi che testimoniano quanto fosse amata la giovane. La 28enne era attiva in politica come militante di Forza Italia (come segreteria del gruppo a Cazzago e membro del comitato provinciale dei giovani del partito) e conosciutissima in paese per la sua voglia di vivere e il suo sorriso contagioso. Quello stesso sorriso che ricordano ora i suoi amici; gli stessi che hanno assistito impotenti alla scena da incubo di sabato. Quattro chiacchiere, la musica e la voglia di stare insieme, ingredienti di uno splendido sabato sera che hanno lasciato invece spazio al dolore.

«Roberta era così, voglia di stare con gli amici, ma soprattutto di fare qualcosa per cambiare il mondo», racconta chi la conosceva bene. E a proposito dell’impegno politico e civile in tanti la ricordano, solo tre settimane fa, intenta a ripulire il monumento del municipio cazzaghese imbrattato dai vandali con altri ragazzi appartenenti ai gruppi politici dell’Amministrazione comunale.

La «ragazza dal grande sorriso» lascia un vuoto enorme in chi le ha voluto bene e vedeva in lei una vera promessa della politica italiana, onesta e appassionata com’era. Emblematica la visita in ospedale di Mariastella Gelmini e l’interesse per la salute di Roberta da parte di Silvio Berlusconi, presente domenica alla convention gardesana di Forza Italia. 

La comunità, dopo le ore di speranza in un miracolo, si sta ora stringendo attorno alla famiglia della giovane in attesa di poter salutare un’ultima volta Roberta. Il primo a partecipare al dolore della famiglia è il sindaco cazzaghese Antonio Mossini, «era solare e gentilissima - racconta il primo cittadino -, sempre pronta a darsi da fare e a fornirmi il suo appoggio. Perdiamo una giovane dal sicuro avvenire politico, ma soprattutto una persona speciale»..

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