Rifiuti nel Sebino, il sindaco va a Roma per chiedere risorse

In attesa delle analisi Arpa dei frammenti sul fondo si chiede la bonifica dei fondali
Uomini dell’Arpa con alcuni frammenti recuperati dal lago - Foto © www.giornaledibrescia.it
Uomini dell’Arpa con alcuni frammenti recuperati dal lago - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Rifiuti industriali nel lago, lunedì il sindaco di Tavernola bergamasca Joris Pezzotti sarà a Roma. A riceverlo ci sarà lo staff del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa a cui il primo cittadino lacustre farà richieste ben precise: «La principale è quella di aiutarci a reperire i fondi per la bonifica dei fondali dai residui industriali, e non solo - spiega il sindaco - visto che il Ministero dovrebbe disporre di risorse proprio per questo capitolo. Una volta avute risposte e compreso l’iter, condividerò la pratica con tutti i sindaci del lago, sponda bresciana inclusa, in modo che la richiesta al ministero sia una richiesta avanzata dall’intero Sebino, e non solo da Tavernola bergamasca».

La questione del rifiuti sui fondali, già segnalati a più riprese dai sub locali, è riemersa con forza nei giorni scorsi quando i Carabinieri Subacquei di Genova (tornati ieri sul lago per altre ispezioni) hanno accertato la presenza di un cumulo di residui industriali nella zona del Corno di Tavernola alto, all’incirca, quaranta metri. Residui su cui sono state disposte analisi chimiche e batteriologiche per verificare la presenza di agenti fortemente inquinanti, amianto incluso.

«Se ne sta occupando l’Arpa - precisa Pezzotti - e ci vorrà qualche settimana per avere gli esiti. Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun risultato e, quando succederà, lo vogliamo messo nero su bianco. Per capire quali sostanze inquinanti ci siano e per definire insieme ai tecnici quale sia l’eventuale cura migliore per il lago».

Nel frattempo, attraverso una nota, Legambiente basso Sebino ha ribadito la necessità di rimuovere i rifiuti dai fondali: «Proponiamo ai sindaci del distretto e alle imprese del settore della gomma di dar vita ad un comitato che affronti tutti i problemi in campo» sono le parole degli ambientalisti, in attesa di conoscere l’esito delle analisi chimiche degli inquinanti che si sono accumulati sul fondale.

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