Ribaltone nel Lago d'Iseo: l'acqua è verde

Bagnanti allarmati per lo strano colore, ma gli esami effettuati dall’Ats rassicurano
Inconsueto. Il colore delle acque del Sebino in questi giorni
Inconsueto. Il colore delle acque del Sebino in questi giorni
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Più che blu profondo bisognerebbe definirlo verdone con varie gradazioni, a seconda della profondità e della luce. Stiamo parlando del colore dell’acqua del lago d’Iseo, in questi giorni di fine giugno.

Seppur non del tutto invitante, la colorazione non ha origini «misteriose» e la spiegazione è data da chi studia e vive il Sebino. Posto il fatto che tutti i valori chimico-biologici, controllati con prelievi quindicinali dall’Ats, sono nella norma e quindi la balneabilità è permessa in tutte le spiagge, le cause di questa condizione sono due.

 

 

Sfumature. L’aspetto cromatico del lago è variabile
Sfumature. L’aspetto cromatico del lago è variabile

I subacquei che frequentano il lago d’Iseo, sia nei fondali che in superficie, poiché si immergono e nuotano in acque libere ogni sera, parlano di un «ribaltone» del lago. Si tratta di un rimescolamento delle acque, per il mare chiamato anche «upwelling», che avviene quando la temperatura dell’acqua di superficie diventa più fredda di quella più profonda.

A questo fenomeno, solo parzialmente confermato per il Sebino, si aggiunge con certezza la fioritura algale, tipica del mese di giugno, sia per l’aumento delle ore di luce sulla superficie dei laghi, sia per le temperature. Fioriture. Le alghe che vanno in fioritura sono in sospensione e non si tratta delle macrofite che invece, con grande rammarico di turisti ed operatori, si staccano più avanti. La crescita algale è confermata da Marco Pilotti, docente di idraulica all’Università degli Studi di Brescia che si occupa, da anni, di monitorare il lago d’Iseo e da Giuseppe Faccanoni, presidente dell’Autorità di Bacino.

«La fioritura algale è legata a batteri che non si vedono ad occhio nudo ed è normale per il periodo estivo - riferisce Faccanoni - è strettamente legata all’eutrofizzazione del lago, fenomeno che rende il lago troppo "nutrito" di fosforo e di altri agenti inquinanti che alimentano le alghe».

L’altra spiegazione, quella relativa al lago che «si gira» è ritenuta in parte vera da Pilotti. Il fenomeno avviene di solito nei mesi invernali e, dopo vent’anni di assenza, si è verificato nel 2015. È un processo positivo per il bacino lacustre perché viene messa in circolo una maggiore quantità di ossigeno e dovrebbe avvenire, per avere una buona media, ogni due, tre anni.

Tornando alle considerazioni sul lago, il meteo di aprile e maggio è stato particolarmente variabile con picchi di caldo afoso fuori stagione, seguiti da giornate fredde e piovose che hanno peggiorato le condizioni di visibilità in lago, riferiscono i subacquei del lago d’Iseo.

A filo d’acqua. Nello scatto si nota il colore verdastro
A filo d’acqua. Nello scatto si nota il colore verdastro

L’acqua fredda che sprofonda a causa dei venti freddi notturni avrebbe fatto risalire quella più «calda», ricca di nutrienti, anche se si parla di pochi gradi. A ciò si aggiunge il fattore esterno dell’agricoltura che sta spingendo con le concimazioni per le colture estive. La pioggia dilava gli elementi nutritivi e li porta nel lago, con il risultato di fertilizzare anche le alghe. Ecco dunque la spiegazione completa, con una verità che sta nel mezzo. Al momento il livello alto dell’acqua non concentra la massa vegetale in sospensione e presenta «solo» il colore verde.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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