Protezione civile: l’esercitazione formato maxi

Campo base a Palazzolo, simulato per 1.100 volontari ogni tipo d’emergenza
Unità di ogni genere all’erta. Un’esercitazione della Procivil // REPERTORIO
Unità di ogni genere all’erta. Un’esercitazione della Procivil // REPERTORIO
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Una grande esercitazione-formazione di Protezione civile, su vari scenari nel territorio dei Comuni di Palazzolo, sede del campo base, Pontoglio, Urago d’Oglio, Capriolo e Cologne. Oltre 60 operatori professionisti, 1.100 volontari di 80 organizzazioni in azione per due giorni, sabato 17 e domenica 18 marzo.

Attrezzature, specialisti dei Vigili del Fuoco, 70 soccorritori nautici, 30 specialisti di telecomunicazioni, 140 unità cinofile, 25 operatori di rischio idraulico e naturalmente un centro di coordinamento operativo per l’esercitazione di Protezione civile più imponente da alcuni anni a questa parte. Il raduno è mirato a verificare le pianificazioni d’emergenza locali, attivando le strutture di protezione civile, le unità operative, le comunicazioni e soprattutto l’attivazione del volontariato, patrimonio del quale sono ben consapevoli anche i sindaci interessati, il tutto interamente finanziato quest’anno dall’Associazione Comuni Bresciani.

A lanciarlo la Provincia di Brescia con il supporto collaborativo del Comitato di coordinamento del volontariato e la partecipazione di Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Consorzio Fiume Oglio e Parco Oglio Nord. La tabella ben precisa, che prevede la parte logistica con l’allestimento del campo base nel grande piazzale Kennedy di Palazzolo, tendopoli, cucina e quanto serve è densa di appuntamenti.

I gruppi si posizioneranno nelle zone loro assegnate con equipaggiamenti e attrezzature, coordinati dal posto della sala operativa di via Golgi dove verrà allestito il Centro polifunzionale emergenza, con il supporto della Colonna mobile provinciale cui è affidata la gestione del campo e delle cucine. «Come già avvenuto in passato - ha anticipato Antonio Bazzani, consigliere del Broletto con delega alla Protezione civile - sarà anche un momento di formazione rivolto alle organizzazioni recentemente iscritte e a tutti i volontari che vorranno conoscere mezzi e dotazioni di altri gruppi operativi». Oltre 300 quelli chiamati agli stage formativi nel «campo aperto».

Nel panorama dell’esercitazione entreranno a pieno titolo gli interventi in caso di esondazione del fiume Oglio, lungo l’asse coinvolta; gli incendi boschivi che sono contemplati in un territorio ricco di vaste macchie verdi; la ricerca di persone sia in superficie che sotto macerie nelle due cave di Capriolo. Insomma, «un’iniziativa di livello - come l’ha definita Gabriele Zanni, presidente di Acb e sindaco di Palazzolo - che traduce la progettazione dei piani d’emergenza in concreta operatività, consapevoli di essere in territorio a rischio idrogeologico e pronti a testare mezzi e capacità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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