Porte Franche: i numeri del voto e la delusione di Moretti
A volte, basta la luce di un lampo per ritrovare la strada in una notte buia». Con questa citazione del collettivo di scrittura Wu Ming il Comitato di tutela ambientale di Villa Pedergnano, anima dei contrari all’ampliamento delle Porte Franche, festeggia via Facebook la vittoria nel voto di domenica: 54% i no, 46% i sì.
Decisiva la contrarietà di Villa Pedergnano, sede del centro commerciale - dove i voti contrari hanno quasi doppiato quelli positivi - e di Zocco, dove l’ex cava Noce avrebbe dovuto ospitare la terra scavata nel cantiere bocciato dalle urne. A Erbusco hanno vinto i sì per 142 voti, insufficienti però a rimontare il gap di 400 schede a favore del no arrivato dalle frazioni.
I numeri del voto fanno esultare anche la civica dell’ex sindaco Isabella Nodari, Lega, M5S, Pd, Sel e Prc, tutti schierati per il no.
«Profondamente deluso: da erbuschese, prima ancora che da imprenditore e promotore dell’ampliamento» si dice Vittorio Moretti.
«È stato dato ascolto alle strumentalizzazioni partitiche piuttosto che approfondire i punti di forza del progetto e fidarsi di chi, in 50 anni di attività, ha dimostrato di avere a cuore il territorio - sottolinea Moretti -. È un’occasione persa: per lo sviluppo, l’occupazione e l’immagine della Franciacorta. Da imprenditore andrò avanti con gli importanti progetti in cantiere. Da franciacortino, proseguirò nel mio impegno a favore di questa terra».
A favore del progetto anche il sindaco, Ilario Cavalleri, che parla comunque di «grande giornata di partecipazione a un processo decisionale comune relativo al governo del territorio. Certo, sarebbe stato bello conoscere anche l’opinione del 54% degli erbuschesi che non è andata ai seggi, per rendere ancora più condivisa la scelta».
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