Porte Franche 2, pochi giorni al referendum

Nasce su Facebook una pagina per il sì all'ampliamento. Ma i comuni vicini sono contrari
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Mancano sei giorni al referendum per dire sì o no all'ampliamento de «Le Porte Franche». E il dibattito si accende anche sui social.

Su Facebook è nata la pagina «Porte Franche SI», per sostenere un intervento definito «sostenibile sotto il profilo ambientale, che può valorizzare Erbusco e la Franciacorta e che presenta benefici economici per la comunità».

Il gruppo ha come portavoce Enrico Loda e ne fanno parte Giovanni Castellini, Alessandro Paganotti (presidente del Centro pensionati di Erbusco), Giuseppe Turra (operaio alla Moretti costruzioni), Rino Bosio e Alessandro Verzeletti, Antonio Scimone e Federica Pasini (commessa a Le Porte Franche). «Tutti sappiamo - dice Loda - quello che Vittorio Moretti, con il suo gruppo, ha saputo fare nel nostro territorio: sviluppo e rispetto dell’ambiente, garantendo centinaia di posti di lavoro.Il progetto attuale va in quest’analoga direzione: sostenibilità, sviluppo e occupazione».

Per il no, invece, assemblea pubblica dei Cinque Stelle ieri a Villa Pedergnano. L’onorevole Claudio Cominardi ha messo nel mirino la lettera che Moretti ha mandato ai propri dipendenti «per convincerli avotare sì: è una mossa di infinita desolazione. Mi spiace dirlo, ma sa molto di ricatto morale: come se non ci fossero alternative alla realizzazione di nuovi e inutili mostri di cemento, che già hanno martoriato la Franciacorta, e come se la questione occupazionale riguardasse solo le società di Moretti».

A dar battaglia anche i consigli comunali delle limitrofe Cazzago e Rovato, che dovrebbero approvare all’unanimità mozioni di «netta e ferma contrarietà»,citando problemi alla viabilità, all’ambiente, al consumo di suolo e lamentando l’esclusione dei propri cittadini che renderebbe «fuorviante la consultazione».

Considerazioni analoghe da Legambiente, che martedì ha in programma un’assemblea pubblica al teatro di via Verdi a Erbusco su «Porte Franche, sbancamento di una collina morenica, ex cava Noce, nuovi supermercati, tangenziale di Adro: è questa la Franciacorta che vogliamo?». Nel frattempo, la presidente lombarda, Barbara Meggetto, ha presentato un ricorso straordinario al presidente della Repubblica per bloccare il voto.

 

 

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