Plastica nel Sebino e nel Benaco: l'allarme di Legambiente
La plastica minaccia le acque dei nostri laghi. A rivelarlo sono i risultati dei campionamenti effettuati nel mese di luglio dall’equipaggio di Goletta dei laghi, la campagna itinerante di Legambiente - realizzata in collaborazione con COOU, consorzio obbligatorio degli oli esausti e Novamont - che da 11 edizioni denuncia le principali criticità che minacciano i bacini lacustri italiani. E tra le maglie nere dell'ultima edizione c'è purtroppo anche il Lago d'Iseo.
Nel Sebino, Lario, Verbano e Benaco per la prima volta in Italia, accanto al monitoraggio della presenza di inquinamento da batteri di origine fecale, è stato condotto anche un campionamento di microplastiche. I campioni prelevati dell’equipaggio di Goletta dei laghi nei principali laghi del nord Italia sono stati sottoposti a indagini di laboratorio e hanno rivelato la presenza di microparticelle plastiche in tutti i prelievi effettuati.
I laghi in cui sono state trovate più particelle sono l'Iseo e il Maggiore, con valori medi di densità di 40.396 e 39.368 particelle su chilometro quadrato di superficie campionata, seguiti dal lago di Garda con 25.259 particelle su chilometro quadrato. La sezione lacustre a maggiore densità di microlitter è risultata la porzione del Verbano che va da Arona (No) ad Angera (Va), zona in cui confluiscono le correnti verso l'uscita.
Il lago d'Iseo presenta una densità di media di oltre 40mila particelle per chilometro quadrato. La maggiore concentrazione di microplastiche è stata riscontrata in corrispondenza del transetto più a nord, che ha intercettato molto probabilmente i materiali portati attraverso il fiume Oglio dalla Val Camonica e dallo sfioratore comunale di Pisogne, due punti risultati cronici per quanto riguarda l’inquinamento da mancata depurazione.
Il lago di Garda presenta una densità di media di oltre 25mila particelle per chilometro quadrato. Le stazioni a maggiore densità di particelle su chilometro quadro sono due: quella che intercetta la porzione a nord più stretta del bacino, che subisce l'influenza degli apporti del fiume Sarca e dei torrenti Varone e Arbola e quella posta a sud nell’area più prossima alla costa bresciana, sulla quale insistono zone in cui la Goletta dei Laghi riscontra da anni presenza di scarichi non depurati (Padenghe sul Garda e Desenzano del Garda).
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