Pisogne e Marone: Comunità montana detta le regole per i funghi

Raccolta gratuita per i residenti: permessi a costo variabile per gli altri cercatori
AA

Da quest’anno, da quando partirà la stagione, sarà la Comunità montana del Sebino ad occuparsi della gestione comprensoriale della raccolta funghi dei suoi Comuni. Pisogne in primis, che con la Val Palot ha un vero e proprio «giacimento» di funghi, e poi Marone. Questi gli unici due tra i nove Municipi della Comunità Montana ad aver sottoscritto il regolamento approntato dall’ente sovraccomunale.

«La Regione Lombardia - spiega il presidente Paola Pezzotti - ha deliberato che per la raccolta funghi non si deve più pagare alcun "abbonamento" o contributo, ma la stessa legge regionale ha stabilito che i Comuni, al fine di tutelare il patrimonio boschivo e di valorizzare le risorse naturali, possano subordinare la raccolta al pagamento di un contributo sulla base di un regolamento da gestire in forma associata esclusivamente tramite la Comunità montana di appartenenza, previa sottoscrizione di una convenzione tra i medesimi enti. Il Comune di Pisogne, ogni anno, è sempre riuscito ad avere un cospicuo introito grazie agli abbonamenti venduti per la raccolta funghi e trovarsi - prosegue Pezzotti -. Di punto in bianco non avere più queste entrate sarebbe stato pesante. Ecco dunque che la Comunità montana ha recepito la legge regionale ed ha definito il regolamento».

Per i residenti dei due paesi la raccolta funghi sarà gratuita, ma per gli altri i permessi avranno un costo a seconda della durata: il giornaliero costerà 5 euro, il settimanale 20 euro, il mensile 40 euro e l’annuale 79 euro. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia