Picchiato a Corte Franca: c’è un indagato per favoreggiamento

L’aggressore intanto ha scelto il silenzio davanti al Gip di Bergamo. Agli atti c'è un video del pestaggio
Il luogo dell'incidente stradale da cui è scaturito il pestaggio a Corte Franca - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Il luogo dell'incidente stradale da cui è scaturito il pestaggio a Corte Franca - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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La Questura lo aveva fatto sapere fin dalle prime ore dopo l’arresto del presunto aggressore del 32enne bergamasco lasciato in fin di vita a pugni domenica mattina dopo un banale incidente stradale nei pressi della discoteca Number One di Corte Franca. «Sono al vaglio le posizioni di persone che avevano reso dichiarazioni evasive nella mattinata sull’identità del responsabile», avevano fatto sapere gli investigatori e oggi la Squadra Mobile ha denunciato per favoreggiamento un altro 20enne bergamasco.

Si tratta di una delle persone che erano a bordo della vettura rimasta coinvolta nello scontro proprio a causa della sosta a bordo carreggiata della auto del 32enne - che resta ricoverato in prognosi riservata. L'indagato, sentito dalla Polizia Stradale di Iseo per ricostruire i fatti, aveva negato di conoscere il giovane che, con alcuni pugni al volto, ha ridotto in fin di vita il 32enne di Brembate. Secondo la Mobile e la Stradale invece Giancarlo Gramendola sarebbe intervenuto proprio quando si è reso conto che alcuni suoi amici stavano avendo una discussione e, con pochi colpi sferrati però con insolita abilità, ha lasciato a terra il rivale.

Una scena che la fidanzata della vittima, che terrorizzata era chiusa in auto, ha ripreso per intero con il telefonino. Quel video è agli atti e testimonia, in modo per gli inquirenti inconfutabile, come si sia conclusa la lite scaturita per un parcheggio.

Intanto il 22enne di Calusco d’Adda, in provincia di Bergamo, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di convalida del fermo del pm cui è stato sottoposto dal Gip di Bergamo. Il magistrato si è per ora riservato la decisione e solo nelle prossime ore si potrà sapere se il provvedimento adottato domenica pomeriggio sarà confermato e se saranno disposte delle misure cautelare dato che per ora il giovane resta in carcere.

Il 22enne non sarebbe nuovo ad episodi violenti: nell’agosto del 2020 era finito agli arresti domiciliari per una vicenda tristemente simile a quella accaduta a Corte Franca: nel corso di una lite tra un gruppo di lecchesi e di bergamaschi aveva sferrato un pugno al volto di un 69enne provocandogli un grave trauma cranico.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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