Per ricostruire l'anca si parte dalla costola
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Innovativo intervento chirurgico all’Istituto clinico San Rocco di Ome, dal 2004 parte del Gruppo ospedaliero San Donato: l’anca di una paziente di 46 anni, con una malformazione congenita e nove operazioni alle spalle, è stata ricostruita con un trapianto autologo utilizzando una costola. Quest’osso plastico e facilmente plasmabile è servito a ricostruire la parte anteriore dell’acetabolo, che alloggia la testa del femore. Si tratta - riferisce una nota dello stesso istituto clinico - di uno tra i primi interventi al mondo di questo tipo; otto quelli eseguiti in Italia, altrettanti in Svizzera.
A eseguire l’intervento è stata l’èquipe di Giulio Lasagna, responsabile della prima ortopedia dell’ospedale bresciano, coadiuvato da Reinhold Ganz, fra i massimi esperti mondiali in patologie dell’anca, e Alessandro Massè, ortopedico di fama internazionale.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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