Omicidio del 48enne tunisino, fermati due italiani
Un uomo e una donna. Italiani. Sono le due persone fermate dai carabinieri perchè ritenute responsabili del delitto del tunisino 48enne Riadh Belkahla, ucciso da 60 coltellate, in una via di campagna di Erbusco, alle 10 di sera di martedì scorso.
Le indagini si sono focalizzate sul telefono cellulare della vittima lasciato sul sedile della Mercedes del tunisino. All'interno decine di chiamate nelle ultime ore prima di essere raggiunto con ferocia dalle diverse coltellate. E da quelle chiamate e da altri elementi, le indagini, coordinate dal pm Ambrogio Cassiani, hanno portato ad individuare i presunti assassini del nordafricano, già noto alle forze dell'ordine per reati legati allo spaccio e alla spendita di banconote false.
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