Nuovo passo avanti per il Musil
Nuovo passo avanti per il Musil. In attesa che si sblocchi la vicenda della sede centrale, in città (a settembre la Loggia discuterà la fideiussione per far ripartire i lavori, fermi a causa dei problemi finanziari del compartista), ieri il Collegio di Vigilanza ha ratificato l'uscita dall'Accordo di Programma del Comune di Rodengo. Questo consentirà di aggiornare l'Accordo del 2005 (sottoscritto da Regione, Provincia, Comune di Brescia, Cedegolo, Rodendo Saiano, Comunità montana di Valle Camonica, Università di Brescia, A2A, Fondazione Micheletti) in modo che la Provincia possa acquisire l'immobile della sede di Rodengo. La bozza è pronta e il via libera arriverà probabilmente già la prossima settimana.
Il Comune di Rodengo negli scorsi anni aveva già deliberato il recesso dall'accordo di programma; cosa che però non è mai avvenuta. Il 2 agosto, con una lettera, il Comune ha comunicato a tutti i componenti del Collegio di Vigilanza la volontà di uscire dall'intesa. Come prevede la legge regionale, la decisione è stata valutata all'unanimità. E approvata. Ora, dopo anni di tira e molla, minacce di sfratto e tentativi di acquisto, si potrà così procedere a risolvere la situazione della sede di Rodengo (il magazzino chiamato «La città delle macchine»: l'immobile sarà acquisito dalla Provincia di Brescia che poi lo girerà per 55 anni alla Fondazione Musil. Le risorse per l'operazione saranno messe dalla Regione (500mila euro) e dal Broletto (1,2 milioni).
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