Nuova sede per il ristorante «Da Nadia», tra vigne e casali

Ha inaugurato ufficialmente il nuovo ristorante della chef stellata, aperto da un mese
Il nuovo locale di Erbusco della chef stellata Nadia Vincenzi - © www.giornaledibrescia.it
Il nuovo locale di Erbusco della chef stellata Nadia Vincenzi - © www.giornaledibrescia.it
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La «signora del pesce» ha trovato casa in Franciacorta. Da poco più d’un mese Nadia Vincenzi - chef di lungo corso che ha saputo guadagnarsi una prestigiosa stella Michelin, prima a Sarnico e poi a Castrezzato - ha infatti aperto il suo nuovo ristorante a Erbusco in via Cavour 7.

Ieri, martedì 12 settembre, la festa per la «vernice», ma agosto ha già fatto registrare picchi di presenza, com’è usuale «Da Nadia», dove per gustare le sue prelibatezze di pesce da sempre è d’obbligo riservare per tempo. E proprio la cucina, la sua inconfondibile cucina - fatta di materie prime freschissime mai violentate dalla cottura, di pesci e crostacei preparati secondo vitale linea ittico-adriatica - è l’unico punto assolutamente fermo che lega la vecchia e la nuova sede.

Per il resto a Erbusco tutto è nuovo. A cominciare dalla location: l’antica cascina, già «Mongolfiera dei Sodi», è stata infatti ristrutturata profondamente. Intatto il calore dei muri antichi, ma ben valorizzato il portico, chiuso da una vetrata che regge la continuità tra il cortile-giardino e la prima delle tre sale interne.

Altra piccola novità per Nadia l’apertura anche a pranzo, - tranne il martedì, giorno di chiusura, e il mercoledì - quand’è servita pure una essenziale colazione di lavoro. Per la sera invece il menù ha l’unico vincolo del pescato di giornata e la proposta è scandita da piatti intramontabili come il gran mix di crudi e gratinati, i ravioli ripieni di ricotta molisana, la zuppa di pesce in tegame di terracotta, il guazzetto con i pomodori gialli Capaccio, la grigliata sulla carbonella e il gran fritto.

E per chi non vuol scegliere, insieme al menù degustazione da 90 euro, c’è come sempre l’opportunità di lasciar mano libera a Nadia e alla sua irresistibile sequenza di assaggi: dalle mitiche schie su polenta bianca ai lupini, dalle moeche al polpo, dai cannolicchi ai deliziosi canestrelli... Una sarabanda di stimoli irresistibili per la gola oltre la quale spesso si brama solo la tregua d’un dessert e d’un liquore, magari da centellinare sui divani del giardino.

 

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