Nuova fabbrica, vecchi problemi: «Non tutela l’ambiente»

Opposizione all’attacco sull’arrivo della nuova azienda di alluminio: «Iter poco trasparente»
Il cantiere. Lavori già in corso dopo il sì alla variante urbanistica
Il cantiere. Lavori già in corso dopo il sì alla variante urbanistica
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Opposizione all’attacco sulla prima variante urbanistica dell’amministrazione Coccoli, che ha autorizzato la realizzazione di un ampio edificio industriale nel settore dell’alluminio.

La controversia, del resto, era nell’aria. Al punto che il sindaco aveva preventivamente rassicurato i cittadini - anche attraverso le nostre colonne - affermando che nuove attività industriali non avrebbero danneggiato l’ambiente. Ma il Gruppo consiliare Stefano Quarena sindaco esce allo scoperto e contesta la variante.

Il j’accuse. «É già in costruzione un fabbricato che avrà come attività principale la pressofusione di alluminio, ritenuta "molesta e inquinante" nel Piano di governo del territorio di Gussago (approvato nel 2010 durante l’amministrazione Lazzari, ndr) e pertanto espressamente vietata» affonda l’opposizione. L’attacco nei confronti delle operazioni di ampliamento di un’attività industriale ad ovest del Centro comunale di raccolta dei rifiuti non è rivolta all’azienda, hanno specificato Stefano Quarena e Lucia Lazzari, ma alla gestione programmatica di Gussago Insieme. «Il nostro è un rilievo politico sul modo in cui è stato gestito questo iter - spiega Quarena -.

Un iter lunghissimo, partito prima del maggio 2016, data di approvazione del progetto da parte della Giunta Marchina. Il 7 febbraio 2018 la Giunta Coccoli approva il cambio della tipologia industriale che passa da lavorazione di stampaggio (consentita dal Pgt) a pressofusione di alluminio (tipologia vietata dallo stesso Pgt); aumenta inoltre la superficie coperta e lorda di pavimento; a tutto questo aggiunge la modifica delle opere di urbanizzazione, a fronte di nessuna cessione di aree al Comune. Una variante che non è stata discussa con la Commissione urbanistica. E questa la chiamano trasparenza?».

Effetto traffico. Quarena solleva rilievi anche sulla scelta urbanistica, in relazione alla presenza dell’isola ecologica vicino al grande insediamento produttivo. «Ciò porterà a una congestione del traffico pesante e non al Centro di raccolta dei rifiuti. I veicoli privati e pubblici dello smaltimento rifiuti e i mezzi di trasporto merci del nuovo insediamento industriale confluiscono entrambi sulla rotatoria dell’isola ecologica». I rappresentanti dell’opposizione parlano anche di consumo del suolo: «Con gli oneri di questa operazione immobiliare l’Amministrazione Coccoli - afferma Quarena - andrà a consumare suolo verde in via Golgi, costruendo un magazzino comunale. Il magazzino comunale non potrebbe restare tranquillamente nel capannone attualmente in affitto?».

Il consigliere Lazzari fa anche notare che l’Amministrazione Coccoli non ha preso in considerazione lo studio della viabilità presentato dall’azienda stessa, nel quale si evidenzia che «il Pgt prevede, immediatamente a nord della nuova area industriale, una breve bretella di collegamento tra via Galvani e via Togni che risulterebbe migliorativa per la viabilita».

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