Nubifragio sul Sebino, strade come torrenti

Strade trasformate in torrenti, capannoni e cantine allagate, versanti franati. È stato un vero e proprio nubifragio quello di ieri
Il maltempo colpisce la Franciacorta
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Strade trasformate in torrenti, capannoni e cantine allagate, versanti franati. È stato un vero e proprio nubifragio quello che si è abbattuto ieri, nel primo pomeriggio, sul Sebino. Un acquazzone di grande violenza che, dalle 12.30 alle 14, ha scaricato sben 55 millimetri di acqua. 

Il danno più grosso lo ha provocato il torrente Varzelle, che ha invaso con decine di metri cubi di acqua, sassi, terra e legno la provinciale 510, costringendo i carabinieri e la Polizia di Iseo a chiudere il tratto che dalla galleria Montecognolo scende verso la località Covelo.

Poco sopra, sempre sulla montagna iseana, una frana che si è staccata a pochi metri dalla vecchia osteria «La Rocca» ha ostacolato per tutto il pomeriggio il transito sulla Iseo-Polaveno. 

Verso nord la 510 è stata una sorta di lago per tutto il pomeriggio, sorvegliata dai Vvf di Brescia e dagli uomini della Locale. Uno dei centri più colpiti è stato Pilzone, dove la seconda traversa di via Fenice si è trasformata nel letto di un fiume per l’esondazione di un corso d’acqua. A Pilzone è finita sott’acqua anche una parte del cimitero, raggiunta dal violento e straripante getto della valle del Vigolo. Stessa sorte per la zona di Vertine di Sulzano, dove la provinciale ha avuto fino a sera l’aspetto di un fiume fangoso.

Come è facile immaginare anche il Sebino ha fatto un rapido balzo in alto, riempiendosi con 3 milioni di metri cubi di acqua arrivati in poche ore. Il livello del lago infatti, alle 17 di lunedì, era di 101 centimetri sopra lo zero idrometrico; mentre ieri alle 16.30 aveva già raggiunto e superato quota 106. Di nuovo a pochi centimetri dal tetto massimo di «allerta», fissato a 110 centimetri.

Il nubifragio non ha risparmiato Monticelli Brusati, dove via IV novembre è finita sott’acqua. I chiusini di ghisa sono «saltati» a causa della forte pressione.

Per quanto riguarda i fiumi, a far paura è soprattutto l’Oglio. A Palazzolo le acque scure, stracolme di detriti, sfiorano il ponte Romano. Al momento il livello del fiume è di 190 centimetri, poco sotto la soglia di allerta. Che per precauzione è stato chiuso in serata.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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