Novità alle Torbiere: limiti agli accessi in periodi specifici

Allo studio nuove norme dalla prossima Pasqua con ingressi contingentanti nei weekend e giorni festivi
TORBIERE A NUMERO CHIUSO?
AA

La visita libera alla Riserva delle Torbiere potrebbe presto cambiare radicalmente. Nell’agenda del consiglio d’amministrazione c’è una grossa novità: accesso a numero chiuso nei giorni festivi e nei fine settimana di primavera e estate.

Cosa è successo? Il grande afflusso di visitatori registrato quest’anno avrebbe creato gravi disagi agli animali che la abitano, disturbati da una presenza umana che, quando supera una certa consistenza, non è più compatibile con i ritmi e i silenzi del particolare habitat naturale. Urla, telefoni che squillano e musica ad alto volume rischiano di indurre le specie più sensibili a ritenere che le Torbiere non siano più un luogo adatto per nidificare e covare.

Per scongiurare quello che rischia di diventare un problema vitale, il cda e gli esperti stanno mettendo a punto un nuovo regolamento per gli accessi all’area, presentato (per ora come idea) ieri ai rappresentanti dei tre Comuni di Iseo, Corte Franca e Provaglio. I primi esperimenti sono già iniziati.

«Nei fine settimana, tra fine agosto e settembre, abbiamo fatto le prime prove – spiega il presidente Gian Battista Bosio -. Sono entrati in Riserva solo gruppi contingentati di persone, affiancati da guide che hanno istruito i presenti sul modo di comportarsi, perché la Riserva non è un parco. Il percorso su cui si sta prestando la maggiore attenzione è quello centrale, il più frequentato. La nostra volontà è di mettere a punto il nuovo regolamento entro Pasqua, quando ricomincerà a convergere verso le Torbiere un turismo molto numeroso».

Non si può però dire che tutti gli uccelli scappino per la vicinanza di uomini e donne. «Specie come folaga, svasso maggiore o cigno non scappano né si allontanano – spiega l’ornitologo della Riserva Paolo Trotti – ma i più sensibili come canapiglia, basettino, tuffetto, martin pescatore o airone rosso, abituati a vivere in zone particolari e per cui l’area è riconosciuta come particolare e tutelata dalle istituzioni, soffrono sicuramente, e per bene che vada non utilizzano più gli spazi vicini al percorso centrale».

Il cda della Riserva ha anche deciso di allungare da 6 a 8 anni l’esenzione dal pagamento del biglietto per i bambini e di introdurre una sanzione di 200 euro per chi entrerà dopo il tramonto o prima dell’alba.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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