Non una goccia di pioggia a ottobre: Sebino sempre più giù

Il livello è a meno 17 centimetri dallo zero. «Non è siccità, ma carenza di pioggia sì». Centrali riducono la produzione di energia
Sempre più giù. Il lago d’Iseo è quasi in secca
Sempre più giù. Il lago d’Iseo è quasi in secca
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Non una goccia di pioggia a ottobre sul Sebino. E così il livello del lago, già sotto lo zero idrometrico per via delle poche precipitazioni estive e dei prelievi della stagione irrigua, non solo non è risalito, ma ha continuato ad abbassarsi.

Oggi il Sebino si trova a meno 17 centimetri dallo zero, quando il minimo consentito per legge è meno 30. Il grido d’allarme non arriva dagli agricoltori, che in estate hanno beneficiato dell’acqua lacustre e fluviale, né dagli operatori turistici, che ormai stanno per archiviare la stagione estiva, bensì dalle utenze idroelettriche.

L’acqua infatti è una risorsa necessaria anche alla produzione di energia e oggi le sette centrali idroelettriche che si trovano a valle del lago d’Iseo stanno riducendo di un quarto la produzione, rispetto ai valori medi della stagione. La situazione è spiegata da Massimo Buizza, direttore del Consorzio dell’Oglio: «In questo periodo di scarsità idrica, l’ente è tenuto a ridurre il più possibile l’erogazione di acqua per mantenere il livello del lago sopra il minimo, così che il deflusso, cioè la portata in uscita dal lago, è di 26,8 metricubi al secondo, mentre l’afflusso, la portata in ingresso, è di 23.5. Valori che si avvicinano al minimo assoluto, raggiunto solo nel 1989. In questo modo però si produce meno energia pulita, quella idroelettrica e le utenze del Consorzio, Enel Green Power, Italgen, Nk, Hydro, Iniziative Bresciane e Seva, hanno un introito economico ridotto».

Il bilancio dell’andamento climatico sull’intero bacino lacustre, comprensivo anche del fiume Oglio, nel 2017 parla di un inverno e di una primavera con precipitazioni scarse. In estate ci sono stati solo due temporali e, se il mese di settembre è risultato nella norma, è mancato quell’apporto idrico sufficiente a soddisfare tutte le esigenze e le utenze. «La stagione irrigua è terminata da più di un mese ma il lago, non avendo più piovuto, non si è ripreso. Non vogliamo chiamarla siccità, ma carenza di pioggia sì».

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