«No all'ampliamento» per salvare i negozi: tanti però già chiusi

Il referendum sull'ampliamento delle Porte Franche ha avuto esito negativo, ma molti negozi del centro soffrono già la crisi del commercio
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Lo storico «The Musical Box», tempio musicale di cd, dischi, biglietti per i concerti, assieme a una gastronomia, una pizzeria e una trattoria a Erbusco. E ancora: una macelleria a Zocco e un fruttivendolo a Villa Pedergnano. Sono le piccole attività commerciali che, nel corso dell’ultimo periodo, hanno abbassato definitivamente la saracinesca a Erbusco e frazioni. La situazione del borgo franciacortino non differisce molto dai casi di altri paesi dell’Ovest Bresciano: tanti i negozi di prossimità, o di vicinato, che hanno alzato bandiera bianca. 
Il «caso» di Erbusco è particolarmente significativo, però, alla luce della recente consultazione popolare che ha bocciato l’ampliamento richiesto dal centro commerciale «Le Porte Franche». Tra i principali motivi del no c’erano proprio le preoccupazioni, sottolineate anche da Confesercenti, in merito al futuro dei piccoli negozi. Che, nonostante il no al progetto, non paiono godere di buona salute

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