Night & estorsioni, chiesta aggravante del metodo mafioso

In primo grado erano state comminate pene per 38 anni di carcere Ieri udienza d’appello
Tribunale di Brescia © www.giornaledibrescia.it
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Per l’accusa, rappresentata in appello dagli stessi pm che avevano affrontato il processo di primo grado, non ci sono dubbi. «La condotta di Giuseppe Papaleo era da modalità mafiosa e come tale percepita dalle sue vittime».

I pubblici ministeri Paolo Savio e Claudia Moregola attaccano, mentre il grande accusato seduto su una panca della cella di sicurezza dell’aula del Palazzo di Giustizia di Brescia intitolata a Mino Martinazzoli scuote la testa e dice: «Tutto falso». Ieri è andata in scena la penultima udienza del processo d’appello.

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