Nelle terre delle bollicine residenti sotto quota 150mila
La Franciacorta... rallenta. La popolazione dei 18 Comuni compresi - in toto o in parte - nel disciplinare che regola le zone di produzione delle rinomate bollicine Docg è scesa, nel 2016, sotto la soglia «psicologica» dei 150mila residenti.
Nel giro di dodici mesi, per la precisione, la Franciacorta «storica» è passata da 150.151 a 149.950 abitanti. Un calo tutto sommato limitato in termini assoluti - 101 unità -, ma che inverte un trend di crescita esponenziale iniziato tre lustri fa, con il censimento Istat del 2001. Negli ultimi quindici anni, infatti, la popolazione franciacortina è cresciuta di un sesto, aumentando di ben 25mila abitanti. In numeri assoluti, se nel 2001 i 18 Municipi dell’Ovest Bresciano ospitavano 125.788 residenti (diventati, dieci anno dopo, già 144mila), a fine 2015 il numero aveva «sfondato» per la prima volta quota 150mila. Ora, invece, il rallentamento. È ancora presto per sapere se si tratti di un’inversione di tendenza statistica di lungo periodo, ma i segnali che arrivano dai singoli territori indicano già una diminuzione della capacità attrattiva esercitata dalla Franciacorta, arrivata ad ospitare, negli anni d’oro del boom abitativo, un bresciano su otto.
Mettendo a confronto i dati Istat del 2015 e 2016, due Comuni su tre fanno registrare il segno meno in anagrafe. Tra quelli con una variazione particolarmente negativa ci sono Iseo, 84 residenti in meno, Cellatica (58), Passirano (43), Capriolo (36), Gussago (33), Paderno (29) ed Erbusco (27). Variazioni che, a livello percentuale, restano al di sotto dell’uno per cento, ma che non si registravano, in zona, dalla fine degli anni Novanta.
In controtendenza ci sono solo sei Comuni, in particolare nella zona orientale, al confine con l’hinterland cittadino: crescono infatti, di alcune decine di unità, Cazzago San Martino, Rodengo Saiano, Ome. In aumento anche centri che subiscono l'influenza di vicini Comuni più popolosi: è il caso di Corte Franca e Paratico, alle porte di Iseo, e Cologne, ingresso orientale di Palazzolo sull’Oglio.
I grandi centri dell’Ovest, come Rovato e Gussago, segnano invece il passo. La «capitale» della Franciacorta, tra il 2001 e il 2015, ha visto aumentare la propria popolazione in maniera esponenziale, con un impressionante più 25 per cento: da circa 14mila a oltre 19mila abitanti. Il muro dei 20mila, però, non è mai stato valicato. Anzi, per la prima volta, il 2016 vede una leggera variazione negativa: da 19.218 a 19.209 residenti.
Cifre analoghe, seppur più contenute, per Gussago. Nel 2001 registrava 14mila abitanti, diventati, nel 2015, 16.786, per poi tornare a scendere l’anno scorso, attestandosi a quota 16.753. Molti numeri, che aprono possibili riflessioni di lungo periodo su quale futuro si possa dire davvero «sostenibile» per la terra delle bollicine. //
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