Nel 2023 i treni panoramici sul lago d'Iseo: pronti 15 milioni
Il progetto, ambizioso, è noto da tempo: Fondazione Fs e Comune di Paratico intendono puntare sulla valorizzazione turistica della Palazzolo-Paratico-Sarnico spingendo i binari dall'attuale stazione fino al lago.
E, soprattutto, inaugurando carrozze panoramiche e scoperte, stile ferrovie retiche e trenino del Bernina. Quel che mancava, almeno fino ad ora, era la quantificazione delle risorse necessarie. «Siamo pronti a portare sul Sebino non meno di 15 milioni di euro - annuncia Luigi Cantamessa, direttore bergamasco della Fondazione Fs, fresco di nomina come membro del Comitato permanente per la promozione del turismo in Italia -. Parliamo di risorse la cui disponibilità è assicurata: grazie ai fondi del Pnrr il Ministero del Turismo ha già stanziato complessivamente 435 milioni di euro per la nostra fondazione e una quota consistente, non meno di 15 milioni, servirà per il progetto dedicato alla Palazzolo-Paratico-Sarnico».
Il progetto
Il programma è costruito su più step, tutti a Paratico. Fra i primi passi c'è quello di realizzare un terzo binario, lato monte, nei pressi dell'attuale teca che ospita il maxi plastico delle ferrovie: «Lì verranno messe in mostra le carrozze panoramiche, quando non saranno utilizzate. Grazie alla disponibilità del Municipio, che ci ha messo a disposizione l'area di loro proprietà, costruiremo un hangar per i treni scoperti: già mi immagino le scolaresche che visiteranno le carrozze uniche in Italia».
Per salire a bordo dei treni panoramici, c'è da aspettare il 2023. Il progetto prevede poi una rettifica ai binari già posati: secondo i piani della Fondazione, i binari si spingeranno fino, in prima battuta, all'attuale stazione riqualificata e, in secondo luogo, fino al lago nella zona delle vecchie Chiatte. Prospettive per cui servirà attendere qualche anno in più, ma che hanno un orizzonte chiarissimo già dichiarato da Fondazione Fs e Comune di Paratico che è quello di sfruttare i nuovi binari fino al lago per far salire le carrozze panoramiche, e con loro i turisti, a bordo di chiatte realizzate ad hoc.
«La ripresa post-pandemia passerà dal turismo ferroviario: il Sebino avrà un ruolo centrale, non a caso abbiamo scelto di far correre qui i primi treni panoramici italiani» afferma Cantamessa.
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