Nastro isolante per salvare i gufi reali sul lago d'Iseo
L’elettrocuzione è la scarica di corrente elettrica che causa la mortalità in molte specie di uccelli, e rappresenta il primo fattore di minaccia per il gufo reale. Per abbassare il livello di pericolo rappresentato dai cavi elettrici sono stati avviati in alcune zone della Lombardia, sulle province di Brescia, Bergamo e Sondrio, appositi lavori di messa in sicurezza di linee di media tensione che attraversano siti di particolare interesse conservazionistico per l'avifauna. L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra la società E-Distribuzione del gruppo Enel e Lipu-Bird Life Italia, coinvolge direttamente alcuni rilievi che si affacciano sulla sponda del lago d'Iseo.
Qui, nelle ultime settimane, si è lavorato per rivestire i cavi con una guaina lunga un metro ai lati dei pali di sostegno, e all'isolamento con il nastro adesivo dei conduttori esposti per scongiurare la possibilità di folgorazione. A beneficiare di questi interventi saranno l'aquila reale (Aquila chrysaetos) e il nibbio bruno (Milvus migrans) e, come detto, soprattutto il gufo reale (Bubo bubo). Quest'ultimo superpredatore è il più grande rapace notturno d'Europa: quando è posato la sua altezza raggiunge i 70 centimetri, mentre la sua apertura alare può superare i 180.
Per avere maggiori possibilità di vedere questo uccello si possono frequentare pareti rocciose nell'ora del tramonto, quando è solito abbandonare il suo nido costruito tra le fenditure della roccia, spesso posto più in basso delle aree di caccia per agevolare il trasporto delle prede, e diventa più facile udire il suo profondo caratteristico richiamo. La sua corporatura è arrotondata e in volo richiama la forma di una botte, il suo capo è grande e ha una forma tondeggiante, con due ciuffi auricolari lunghi e neri e occhi di colore arancione. Ha un'espressione fiera e abitudini sedentarie, legandosi tutto l'anno al suo sito riproduttivo.
Sono proprio le settimane attuali il periodo in cui avviene più frequentemente la deposizione delle uova. I giovani, in genere uno o due, vengono allevati dalla femmina, si spostano nelle vicinanze del nido quando hanno una trentina di giorni e iniziano a volare dopo circa tre mesi. In questo periodo il maschio provvede al mantenimento della famiglia catturando un'ampia gamma di prede, tra le quali uccelli, lepri e altri mammiferi fino alla taglia di un giovane capriolo. Come un fantasma della notte, all'inizio della primavera marca il territorio con un basso canto bitonale.
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