«Nadia, una persona solare con un sorriso contagioso»
«Era una persona solare, che voleva solo aiutare gli altri. Non riusciamo a crederci». Un'amica di famiglia ricorda così Nadia Pulvirenti, poche parole per cercare di allontanare il pensiero che la giovane non ci sia più, uccisa da un suo paziente all’interno della struttura protetta Cascina Clarabella.
In pochi hanno voglia di parlare a Castegnato, il paese dove la famiglia Pulvirenti risiede e dove Nadia aveva scelto di vivere con il fidanzato Gianluca. Un trasferimento qualche mese fa, da via Merini a via Ambrosetti, dettato dalle ragioni del cuore e da una stabilità lavorativa trovata a Iseo al termine degli studi in Tecniche della riabilitazione psichiatrica a Verona nel 2014.
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