Muore due mesi dopo l'incidente in scooter, addio a Agostino Serlini

Agostino Serlini purtroppo non ce l’ha fatta. Le ultime speranze di una ripresa si sono spente lunedì sera, quando il cuore del 59enne vittima di un incidente il 30 dicembre scorso ha smesso di battere dopo una battaglia durata quasi due mesi. Troppo gravi le sue condizioni di salute, causate da una violenta caduta a terra con il suo scooter, conseguenza dell’urto con una vettura a Brescia, lungo la tangenziale ovest.

La dinamica

Serlini, ricordiamolo, stava percorrendo la strada nel pomeriggio del 30 dicembre, dopo essere uscito alle 14 dall’azienda di via Volturno per la quale lavorava. Qualche istante dopo aveva imboccato con il suo Suzuki la tangenziale Ovest in direzione sud per tornare, come ogni giorno, nella sua casa di Passirano. Mentre era nei pressi dell’uscita di via Rose di Sotto il suo scooterone si è scontrato con una Volkswagen Polo, condotta da un 23enne. Ironia della sorte, il giovane alla guida dell’automobile era un collega di Serlini, e anche lui aveva staccato dal lavoro alle 14. Lieve l'impatto tra i due mezzi, ma non le conseguenze dell’incidente per il 59enne di Passirano, trovato dai soccorritori in arresto cardiaco.

Agostino Serlini - © www.giornaledibrescia.it

Dopo alcuni minuti di manovre il cuore di Agostino era però tornato a battere, con l’ambulanza che lo aveva poi trasportato in codice rosso sino alla Poliambulanza per il ricovero in terapia intensiva. Le sue condizioni, parse disperate da subito, non sono purtroppo migliorate, con Serlini rimasto in coma e trasferito dall’ospedale cittadino all’Istituto clinico «Maugeri» di Lumezzane lunedì mattina. Lì, in serata, è spirato.

Cordoglio

Agostino Serlini lascia la moglie Cristina e la sua grande famiglia. La salma è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria. In attesa della decisione del magistrato di turno, Passirano e tutto il territorio franciacortino ricordano Agostino, conosciuto per il suo spirito gioviale, la passione per il calcio (era tifosissimo della Juventus) e per la grande voglia di mettersi al servizio degli altri, in particolare come storico volontario del Soccorso pubblico Franciacorta.