Morto sul Bondone, comunità in lutto per l’ingegner Brenna
È una comunità chiusa nel dolore quella di Cologne, che ieri si è risvegliata con un grande vuoto, quello lasciato dall’ingegner Gianluigi Brenna, morto sabato pomeriggio mentre risaliva il monte Bondone, in Trentino. In tanti si sono stretti attorno alla moglie Cristina Mondini (figlia dell’imprenditore ed ex sindaco Giovanni, scomparso a giugno) e ai tre figli della coppia, Benedetta, Marco e Francesco. Nessuno si sarebbe mai aspettato una tragedia simile, poiché Brenna aveva dato prova di essere uno scialpinista esperto, rendendosi protagonista di esperienze sportive ben più difficili.
L’ingegnere stava risalendo il versante ovest del Bondone insieme a quattro amici. Dopo una prima parte di salita con gli sci a spalle, era appena giunto il momento per la discesa, quando il 66enne ha perso l’appoggio ed è scivolato in un crepaccio lungo 200 metri. Non vi sono ancora comunicazioni in merito ai funerali: la salma dovrebbe rientrare a Cologne oggi o al massimo nei prossimi giorni per essere consegnata alla famiglia.
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