Montorfano, capanni distrutti e minacce ai cacciatori

Vandalizzati undici appostamenti fissi: azione firmata da una sigla animalista
La firma Alf (Animal Liberation Front) su uno dei capanni - Foto © www.giornaledibrescia.it
La firma Alf (Animal Liberation Front) su uno dei capanni - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Era già successo qualcosa di simile nel 2016. Ma l’altra notte si è decisamente alzato il tiro per numero di obiettivi e violenza della devastazione e dei danneggiamenti oltre che delle minacce. Gian Pietro Recenti, della Federcaccia di Erbusco, si dice giustamente «molto preoccupato. Si tratta di appostamenti in regola con tutte le autorizzazioni e non ci risulta che ci siano state discussioni o problemi con agricoltori, escursionisti o altre persone. È stato un atto vandalico deliberato».

Nella denuncia presentata nelle scorse ore ai carabinieri di Cologne i diversi circoli Federcaccia coinvolti, con tanto di fotografie dei danni, hanno spiegato che nella notte tra venerdì e sabato undici diversi capanni, tutti situati sulla cresta del Montorfano, nei comuni di Rovato, Cologne e Palazzolo, sono stati presi di mira da vandali, che si sono firmati con la sigla Alf - Animal liberation front.

Gli appostamenti fissi di caccia sono stati letteralmente distrutti: le porte sono state divelte e all’interno tutto è stato messo sottosopra mentre all’esterno sono state tagliate le reti di protezione e altri pali e sostegni. In ogni capanno preso di mira le stesse scritte, vergate con bombolette spray: «Cacciatori assassini», «nessuna tregua» con la firma «Alf». Secondo Federcaccia «si è trattato di un lavoro coordinato eseguito da molte persone contemporaneamente. Venerdì pomeriggio tutti i capanni erano in ordine, sabato mattina all’alba erano distrutti».

Una delle scritte minatorie lasciate dal commando animalista - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una delle scritte minatorie lasciate dal commando animalista - Foto © www.giornaledibrescia.it

Dopo l’episodio del 2016 però i cacciatori franciacortini avevano piazzato delle fototrappole per tutelare i capanni già presi di mira. «Alcune fotografie le hanno scattate, si vedono delle persone - confermano da Federcaccia - nelle prossime ore integreremo la denuncia. Speriamo che i carabinieri riconoscano qualcuno».

Un episodio, pianificato e coordinato in ogni dettaglio, che sarà oggetto di specifici approfondimenti come hanno confermato i carabinieri dal Comando Provinciale di Brescia che seguono con attenzione l’accaduto. Nelle scorse settimane un capanno di caccia era bruciato nella zona di Palazzolo e si era pensato ad un incidente ma dopo quanto accaduto l’altra notte anche su quel rogo i cacciatori della zona hanno avanzato dei dubbi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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