Minacciati e rapinati: terrore per due ultraottantenni
Seconda rapina in casa nell’arco di due settimane, a Rovato. Dopo l’aggressione, giovedì 6 novembre, ai danni dell’ingegner Fausto Prata, lo scorso venerdì è toccato a una coppia di ultraottantenni residenti nel centro storico.
Sulla vicenda gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo, sia per l’età delle vittime - 88anni e 84anni, marito e moglie, sposati da oltre mezzo secolo - sia per le modalità dell’incursione dai malviventi, che hanno simulato di essere agenti della Guardia di Finanza impegnati in un’irruzione, alla ricerca (fantomatica) di sostanze stupefacenti.
La cronaca dell'accaduto, stando al racconto delle stesse vittime, parla di un colpo studiato nel dettaglio. Attorno alle 18.30 di venerdì scorso, quattro persone sono salite sul balcone della villetta della coppia, in casa con la badante. Dopo aver risalito la grondaia, i quattro hanno sfondato la portafinestra. Coperti da passamontagna e vestiti di scuro, hanno spianato le pistole sotto il naso della coppia di anziani e della collaboratrice domestica, sostenendo di essere militari delle Fiamme Gialle alla ricerca di stupefacenti nascosti dal figlio dei due. Figlio, però, che non esiste, visto che la coppia ha solo una figlia, presente in casa (ma al pianterreno, dove abita).
A quel punto, con il bluff svelato, i ladri hanno intimato all’88enne di aprire la cassaforte, poi tagliata con un flessibile viste le difficoltà nell’operazione da parte dell’anziano, terrorizzato per la sua incolumità e per quella della compagna di una vita, oltre che della badante. Arraffati contanti, monili e altri beni, prelevati sia dalla cassaforte sia dagli armadi, circa un’ora dopo i malviventi hanno lasciato la casa indisturbati, facendo perdere le loro tracce.
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