Meraviglie aeree: un rinoceronte volante nei cieli blu di Montisola
«Operazione rinoceronte volante», missione compiuta. Un cielo azzurro ha fatto da cornice ieri al progetto dell’artista Stefano Bombardieri, che facendolo trasportare da un elicottero, ha voluto far librare in volo un rinoceronte di resina a grandezza naturale. Un modo per sensibilizzare sul bracconaggio dei grandi animali, come i rinoceronti appunto, e fare «un omaggio a Montisola e alla sua gente».
L’iniziativa
«È stato un flash mob promosso con un obiettivo ben preciso - ha sottolineato il sindaco di Montisola, Fiorello Turla -: la prossima tappa del "viaggio" del rinoceronte saranno gli Stati Uniti. Ieri in moltissimi hanno assistito alla performance, che è stata davvero emozionante. Noi siamo orgogliosi di essere stati coprotagonisti di un’iniziativa atta a lanciare un invito a tutelare alcune specie in via d’estinzione, un tema molto caro all’artista».
Montisola amore mio
Proprio alla spiaggia de Le Ere, tra Peschiera Maraglio e Sensole, Bombardieri ha installato, lo scorso mese di luglio, un’altra delle sue opere iconiche, un elefante, sempre «volante», tenuto alla corda, come fosse un aquilone, da una bambina.
Bombardieri ha aderito al progetto «Isola degli artisti» che ha visto sei grandi opere, di diversi autori, dislocate in differenti punti di Montisola. Quindi, come proseguimento di questo progetto, ieri l’artista ha «regalato» un passaggio nei cieli, ovviamente tenendo fede a quello che è il proprio credo artistico.
Stefano Bombardieri è noto per le sue sculture grandi ed audaci che ritraggono grossi animali selvatici come gorilla, rinoceronti, coccodrilli: ciò che vuole comunicare è principalmente il rapporto tra uomo e natura, sempre meno equilibrato. Ci sono poi riferimenti diretti alla cruenta e illegale pratica del bracconaggio. In Africa, l’operazione di trasferimento coi velivoli si è rivelata l’unico rimedio per preservare i rinoceronti neri, uccisi per prelevarne i corni, e condurli in luoghi sicuri. Ecco dunque il messaggio del flash mob. «Ciò che vogliono gli artisti è l’attenzione, catturare la curiosità dell’osservatore, calamitare il suo sguardo e far sì che gli sia inevitabile porsi delle domande sulle istallazioni - ha evidenziato Turla -: siamo convinti che, nell’isola lacustre più grande d’Europa, in scenari magnifici, le opere degli artisti possano trovare ancora più valore, come in un museo a cielo aperto. Il progetto dell’"Isola degli artisti" si può dire abbia avuto origine dall’istallazione di Christo, nel 2016, ma si è concretizzato quest’estate, con l’opera di Pistoletto ed il Festival delle luci di A2A. Proseguirà nei prossimi mesi con altre opere e altri artisti».
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