Marone, la morte di Amos Turla finisce sotto indagine

Non è ancora stato fissato il funerale dell'operaio morto alla Dolomite Franchi. Aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Amos Turla, vittima di un incidente sul lavoro, curava il santuario della Ceriola - © www.giornaledibrescia.it
Amos Turla, vittima di un incidente sul lavoro, curava il santuario della Ceriola - © www.giornaledibrescia.it
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Indagini in corso. Questa la ragione per la quale non è ancora stato fissato il funerale di Amos Turla, il 61enne operaio della Dolomite Franchi di Marone morto sul colpo sabato sera, schiacciato da due carrelli del reparto mattoni dell’azienda per la quale lavorava da alcuni mesi. Il sostituto procuratore Antonio Bassolino ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, disposto e assegnato l’autopsia sul corpo di Turla e sta verificando l’eventualità di una consulenza tecnica anche sui macchinari coinvolti nell’incidente, in particolare i due carrelli che non hanno dato scampo all’uomo.

Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe anche l’ipotesi per la quale Turla avrebbe perso i sensi perché colpito al capo da una tegola di 25 centimetri per lato e non sarebbe stato in grado di evitare il drammatico epilogo. La morte del 61enne, che aveva trovato lavoro alla Dolomite Franchi solo un anno e mezzo fa e che a breve avrebbe raggiunto la pensione, ha lasciato sgomenta la comunità montisolana e non solo quella. Turla, cugino del sindaco e collaboratore del parroco nella distribuzione dell’Eucarestia. All’occorrenza era anche sagrista del Santuario della Ceriola, la chiesa che domina il lago di Iseo.

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