Manuela, nella casa del delitto il lavoro della Scientifica
Per tutta la giornata di ieri nell’abitazione teatro del delitto, la casa di via Allende ad Ospitaletto dove abita la madre dell’omicida, hanno lavorato gli uomini della Scientifica dei carabinieri in cerca di tracce utili alle indagini.
Una zona residenziale tranquilla, dove tante coppie, oggi anziane, avevano messo su casa nel dopo guerra. In quest'area a nord di Ospitaletto è cresciuto Fabrizio ed è qui dove vive ancora la mamma Lida Adele, rimasta vedova nel 2016 dopo la morte del marito Giuseppe.
Una vita riservata quella di mamma Adele, tra le faccende di casa e l’immancabile messa domenicale, in quell’oasi di tranquillità "invasa" ora dalle auto dei carabinieri, conseguenza di una notizia che ha lasciato tutti sgomenti, a partire ovviamente da chi conosceva Fabrizio e la sua famiglia.
«Non avremmo mai pensato ad un epilogo del genere - raccontano, comprensibilmente sconvolti, una coppia di vicini -. Fabrizio, per quello che lo conoscevamo, sembrava un ragazzo a posto. Dei suoi genitori poi possiamo solo parlar bene: due brave persone».
In pochi però hanno voglia di parlare qui a Ospitaletto, solo qualche accenno sui genitori di Fabrizio e un pensiero per la povera Manuela. Quel pensiero che è il cuore del commento che ci ha rilasciato sulla vicenda il sindaco Giovanni Battista Sarnico: «Il primo pensiero è per Manuela e per il dramma della sua famiglia, un dramma che coinvolge anche i famigliari dell’omicida individuato. L'Amministrazione comunale ha messo a disposizione degli inquirenti tutti gli strumenti in proprio possesso, con il supporto della Polizia locale e, in particolare, con la messa a disposizione del sistema di videosorveglianza che risulterebbe aver fornito un ausilio importante alle indagini».
Ed è proprio un’analisi attenta e minuziosa quella che si sta conducendo all'interno dell'abitazione di Ospitaletto. A partire dalle scale interne lungo le quali Pasini ha detto essere caduta Manuela. In casa, ora sotto sequestro, la sera del 28 luglio c’erano solamente Manuela e Fabrizio, mentre la madre dell’uomo era già in Sardegna con i due nipoti. La moglie era invece a pochi chilometri di distanza, sempre ad Ospitaletto, ad aspettare il marito, rientrato a tarda ora. Dopo aver ucciso l’amante.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato